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Lotito: "Rossi resta alla Lazio"

Lotito

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Tant'è, meglio concentrarsi sul Palermo anche se le dichiarazioni istituzionali del padrone della Lazio fanno lo stesso bene alla squadra e all'allenatore: «Le voci che parlano di un cambio in panchina tra Rossi e Donadoni - tuona Lotito - sono totalmente infondate. Nessuno ha mai pensato di sostituire Rossi, nè ha intrapreso iniziative per cercare soluzioni alternative». Il patron laziale, dopo aver preso parte alla cerimonia di premiazione dei Collari d'oro e dei diplomi d'onore nel salone d'onore del Coni, ha spiegato che «c'è la volontà di rinnovare il contratto a Rossi che è considerato il perno del nostro progetto. La cessione di Rocchi? Non mi risulta che lo abbia mai messo sul mercato. È un grande professionista e sa bene quale è il suo ruolo. La lite di Udine? In tutte le famiglie ci sono confronti, scambi di opinioni e valutazioni dialettiche. L'importante è che siano finalizzate nell'interesse della squadra». Tutto normale, dunque, la crisi non c'è, Rossi non si discute, i giocatori litigano ma solo per il bene del gruppo. A questo punto servirebbe solo una vittoria col Palermo nell'anticipo di sabato per riportarsi in quota e rendere la classifica più dolce durante la pausa natalizia: «Il Palermo è una grande squadra e non credo ci siano dubbi, spero però che sabato la Lazio riesca a dimostrare il gran collettivo e il valore di squadra già espresso nell'ultima partita contro l'Udinese». Infine Zarate, il pupillo del presidente. Ieri sera c'è stato un altro incontro col fratello (procuratore) dell'argentino per gettare le basi sul rinnovo del contratto. Lotito è sicuro di chiudere con gli arabi già prima dell'estate, se non addirittura in anticipo: «Sicuramente a giugno riscatteremo l'intero cartellino del giocatore, perche per noi è molto importante. Onoreremo il contratto, del resto c'è un accordo gia con l'interessato, per cui non ci saranno problemi». Quindi, basta battere il Palermo per passare un Natale sereno.

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