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Godiamoci un turno di lusso

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In serata al Franchi l'euforia del Genoa, privo però di Biasutto e Brighi, contro la depressione viola, Gilardino, gol mostruoso, nel ruolo di rianimatore della pattuglia di Prandelli. Fra le tre classiche della domenica svetta logicamente il derby milanese, ormai tutti sembrano più attenti alle parole di Mourinho, personalità fortissima, che alle risorse della momentanea, solitaria capolista. Uscito dal baratro il Milan, stavolta tenere quel ritmo è più problematico, quasi comico che Ancelotti debba versare lacrime per l'infortunio a Borriello, dopo che in estate gli avevano portato in casa Ronaldinho e Sheva. Livello inferiore, ma alta tensione, per la trasferta del Napoli a Bologna, aria di crisi in casa emiliana, mentre coinvolge pesantemente l'alta classifica il quinto scontro nobile, all'Olimpico di Torino, dove sale una Lazio che ha livellato la Fiorentina e non intende nascondere le grandi ambizioni che il suo gioco e le sue individualità legittimano. L'altra delle più immediate inseguitrici dell'Inter, l'Atalanta di Gigi Del Neri, scende a Roma dove i giallorossi affrontano l'ennesima emergenza, appesantita da un'ulteriore rinuncia, quella al giocatore più importante. Senza De Rossi, Luciano Spalletti si affiderà ancora una volta alla punta unica, Mirko Vucinic, atteso in progresso dopo il grigiore di Genova. Fra Tonetto e Riise recuperato soltanto il norvegese, decidete voi se interpretarla come buona o cattiva notizia, di più consistente spessore il ritorno di Mexes. Resta ai box Juan, che però dovrà andare in Brasile come Doni e Julio Baptista, il calendario internazionale continua a produrre sfaceli. E tutti zitti.

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