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Volley tra sabbia e oro

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Così dopo aver fatto il suo esordio nella competizione a cinque cerchi nel 2000 a Sydney, il beach si presenta a Pechino pronto ad emozionare un numero sempre maggiore di tifosi. Tra le rappresentative protagoniste c'è anche la coppia italiana, composta da Riccardo Lione ed Eugenio Amore. Su quali siano le loro prospettive e lo stato di salute della disciplina in casa azzurra, il giudizio è quello del coach Dionisio Lequaglie, storico alfiere italico nelle spiagge di tutto il mondo. «Il beach, specie nel nostro Paese, è uno sport giovane, che però cresce anno dopo anno. Negli ultimi due anni sono arrivate soddisfazioni importanti con le coppie Ingrosso-Ingrosso e Giontella-Nicolai (vedi a fianco ndr). La forte attività indoor un po' ci penalizza, rischiando di relegare il beach al solo periodo estivo». Lione-Amore. Quali sono le prospettive dei nostri alfieri? «Sono due ottimi giocatori, di grande esperienza. Come coppia sono un punto interrogativo. Questo perché, negli ultimi quattro anni avevamo lavorato su un'altra coppia, formata da Lione e Varnier. Quest'ultimo, però, si è infortunato alla spalla nel penultimo torneo di qualificazione, costringendoci a rivedere i piani. Al di là dell'aspetto tecnico, ci sono da rivedere tutti i meccanismi di gioco, schemi ed automatismi sono, di fatto, da creare ex novo". Su cosa, in particolare, è stato costretto ad intervenire? «Innanzitutto esiste un problema di affiatamento. Lione ed Amore hanno giocato insieme solo un anno, sei o sette stagioni or sono. In secondo luogo, Lione e Varnier erano in grado di alternarsi, sia in difesa che a muro. La nuova coppia vedrà Riccardo andare a muro ed Amore lavorare in difesa». Tra Amore e Varnier, dal punto di vista strettamente tecnico, cosa cambia? «I due sono ottimi atleti. Forse Varnier è un po' più completo. Tre anni fa è stato eletto il giocatore rivelazione del Circuito internazionale». In conclusione, per le medaglie ci siamo anche noi? «L'Olimpiade è un torneo strano, raramente il podio rispecchia il ranking internazionale. Quattro anni fa la nostra coppia femminile ha sfiorato la semifinale, arrivando quinta, ma partendo come sedicesima testa di serie. Speriamo di ripetere la sorpresa».

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