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Bolt a Londra stravince sui 200 «Il doping problema degli Usa»

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«Mi piacerebbe - ha detto - Penso di avere buone possibilità in entrambe le prove. Vediamo come vanno le cose, il mio coach deciderà nel giro di una settimana». La sfida ai Giochi di Pechino tra Bolt e Gay è già comunque cominciata. Ad accendere il clima, in un'intervista, è proprio il recordman della distanza regina, che punta il dito contro gli atleti statunitensi sulla questione doping. «Gatlin, Montgomery o Marion Jones hanno danneggiato l'immagine dell'atletica - tuona Bolt - Sono degli imbroglioni. Noi ci siamo tirati fuori da questo giro, siamo puliti e il tempo lo dimostrerà. Il doping è un affare statunitense e l'unico atleta di origine giamaicana che è risultato positivo è stato Ben Johnson, ma lo ha fatto da canadese».

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