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Il ct azzurri ci credeno: rispetto ad Atene siamo più esperti

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Andrea Magro, ct del fioretto femminile e della sciabola, traccia il programma di lavoro: «È stata una stagione stressante e i ragazzi sono stanchi. A Tirrenia staremo dieci giorni per la rifinitura tecnica e il defaticamento». A Pechino il compito di difendere due titoli olimpici e due argenti. «Rispetto ad Atene - constata Magro - abbiamo più esperienza, ma meno sul piano fisico». Gli avversari? Quelli di sempre. «Nella sciabola temiamo Russia, Ungheria, Francia, Cina e Germania. Nel fioretto femminile staremo attenti a Russia, Polonia, Ungheria e Cina». Rammarico per Stefano Cerioni, ct del fioretto maschile, per l'assenza a Pechino del neocampione d'Europa: «Peccato per il limite a due atleti che ha penalizzato Cassarà. Ma puntiamo molto su Baldini, primo del ranking, e su Sanzo che è quinto: sono in ottima condizione». Anche senza Cassarà siamo tra i favoriti. «Tra i cinque candidati alla vittoria - profetizza il ct - ci sono i tedeschi Peter Joppich e Benjamin Kleibrink, il francese Erwan Le Pechoux e i due azzurri. Qualche chance per i cinesi Jun Zhu e Sheng Lei e per il giapponese Yuki Ota». Carlo Carnevali, ct della spada azzurra, punta su Tagliariol e Confalonieri: «Sono i più in forma, ma confidiamo anche nell'esperienza di Rota, alla sua terza Olimpiade. Siamo competitivi, ma gli incontri, con 8 nazioni in gara, saranno molto tirati». Le squadre di fioretto femminile, sciabola e spada maschile partiranno per Pechino il 28 luglio, i fiorettisti il 2 agosto. Dan.Pic.

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