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Tiro con l'arco

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Ritenuto a ragione tra le invenzioni più originali dell'uomo, il tiro con l'arco viene praticato in tutti i continenti ed è presente alle Olimpiadi da più di quarant'anni. Comparso la prima volta ai giochi Olimpici del 1900 a Parigi, la specialità viene poi eliminata dal programma olimpico nel 1924, per poi rientrarvi a pieno titolo a partire dalle Olimpiadi di Monaco del 1972. Nel corso degli anni, la Federazione italiana tiro con l'arco ci ha fatto diventare una delle nazioni leader della disciplina ed è una delle federazioni sicuramente più medagliate per lo sport italiano. Un motivo d'orgoglio in più per l'attività federale che ha avuto, dagli anni '60 ad oggi, un continuo sviluppo che ha portato risultati prestigiosi in ambito internazionale, con un incremento particolare nel settore giovanile. Il medagliere, in questo senso, parla chiaro: 45 podi internazionali con 19 ori, 17 argenti, 9 bronzi nelle varie discipline, tra Nazionale Senior e Junior. Questo fino ad arrivare alla splendida e forse inattesa medaglia d'oro vinta nell'individuale ad Atene 2004 dal campione olimpico in carica, Marco Galiazzo, aviere dell'Aeronautica e punta di diamante della Nazionale di tiro con l'arco, che vola a Pechino con la voglia di giocarsela di nuovo fino in fondo insieme al resto della squadra. Squadra che dopo aver concluso sabato scorso il raduno preolimpico avvenuto esattamente come nel 2004 in Sardegna, ad Alghero, sotto la guida del direttore tecnico, Gigi Vella, è stata presentata ieri presso il salone d'onore del Coni, con tutti gli atleti azzurri che rappresenteranno l'Italia arcieristica ai giochi olimpici di Pechino 2008 schierati in prima fila e pronti a centrare il bersaglio più ambito. Dopo tante parole e tanti allenamenti, è arrivato finalmente il momento dei fatti. Sarà un'Olimpiade difficile sotto tanti punti di vista, ma alla quale la nazionale italiana arriva con un altro importante punto a suo favore, ossia il fatto di essere tra le cinque nazioni al mondo ad aver qualificato sia la formazione maschile che quella femminile, assente nel 2004, e arma in più in questa edizione ormai dietro l'angolo. Insieme ai big, Marco Galiazzo e Natalia Valeeva, atleta moldava naturalizzata azzurra dal '97 e campionessa del mondo in carica, si sono conquistate la convocazione nella squadra titolare le due giovanissime atlete dell'Aeronautica, Pia Lionetti ed Elena Tonetta, alle quali si aggiunge la riserva Elena Perosini. Nel maschile, invece, ci sarà l'esperienza insostituibile di Ilario Di Buò, alla sua settima Olimpiade, l'aviere Mauro Nespoli e la riserva Amedeo Tonelli. I nostri atleti avranno sicuramente gli occhi puntati addosso, perché considerati da molti gli avversari da battere e tra le insidie maggiori per noi ci saranno le difficili condizioni climatiche, con il grande caldo previsto nella capitale cinese, forte avversaria anche sul campo insieme alla bestia nera, la Sud Corea, favorita dal pronostico. Ma l'Italia, anche da questo punto di vista, ha svolto un grande lavoro mirato con tutto lo staff tecnico, affinché i nostri arcieri arrivassero a Pechino al massimo della forma atletica e pronti a scoccare la freccia in cerca del podio più alto.

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