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Cavendish, trionfa sotto la pioggia

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Tour Kirchen resta in giallo, brutta caduta per Riccò e da oggi assalto ai Pirenei

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Non un arrivo in quota (per quello aspettiamo Hautacam domani), ma se 7 Gran Premi della Montagna (in 224 km) vi sembran pochi, provate a farli. E anche se i primi 5 sono collinette, per gli ultimi due basta il nome (Peyresourde e Aspin) per spiegare di cosa si tratta. Dall'ultima vetta al traguardo 26 km di discesa, che se piove faranno la loro parte di selezione. Finalmente capiremo meglio chi è (se c'è) la Stella Polare della Grande Boucle 2008. Da più parti si cita Cadel Evans, che in effetti senza (dar l'impressione di) far niente, si ritrova secondo in classifica a 6" da Kirchen maglia gialla. Ma gli altri non guarderanno, a patto di stare bene. E qui apriamo una voragine emotiva, perché ieri nell'ottava tappa Riccardo Riccò è caduto. Gira e gira, perdi oggi un compagno e domani l'altro (Gómez e Passeron, entrambi per ruzzoloni), alla fine si cade in prima persona. Per il modenese un forte colpo all'anca e al gluteo destro, tanta sofferenza per chiudere la tappa nel gruppo (scortato dalla squadra), e la speranza che la notte non ce lo renda menomato. Dita incrociate. Ma di ieri bisogna dire soprattutto per incensare Mark Cavendish. Il 22enne dell'Isola di Man ha rifatto lo scherzone, e stavolta in maniera ancor più indecentemente spettacolare dell'altra. La volata era stata ben preparata dalla Liquigas, che voleva lanciare allo sprint Chicchi, ma se l'è perso all'ultima curva. Comunque bella reazione per la squadra, che ha perso per strada Beltrán, positivo per Epo e portato in caserma l'altra sera: addirittura 20 gendarmi per prelevarlo (grande invidia da parte di Totò Riina). Ma torniamo allo sprint di Tolosa: con la Liquigas disunita nel finale, one band show da parte del Team Columbia: Ciolek fa per lanciare Cavendish, ma Mark non ne ha neanche bisogno, scarta, resta al vento, parte come una saetta ai 150 metri e da sinistra infilza Casper e Freire, festeggiando con lo stesso compagno Ciolek una doppietta di gran valore e il secondo successo al Tour in 4 giorni: giovani fenomeni crescono.

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