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Firenze abbraccia Vargas e Comotto Il peruviano: sarò il nuovo Roberto Carlos

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Due difensori esterni, due grandi cursori, fondamentali per il gioco di Prandelli, che vanno a blindare le fasce. Erano nel destino di Corvino e dopo un inseguimento di anni sono arrivati nella sua casa. «Li volevo a Lecce e mi dissero di no, a Firenze mi hanno seguito», dice il ds viola durante la presentazione dei nuovi (c'erano 500 tifosi ad accoglierli, anche peruviani, che hanno riservato cori e applausi a Corvino). Comotto sarà il padrone della fascia destra, Vargas di quella sinistra: offriranno qualità spinta e qualche gol, visto che a loro capita anche di vedere la porta. Il primo viene con voglia di riscatto, il secondo per cercare la definitiva consacrazione nel calcio europeo, sognando di diventare con la maglia viola il nuovo Roberto Carlos. «Ringrazio Corvino - dice Comotto - ma il grazie vero lo dirò sul campo dimostrando di non essere quello della mia prima esperienza in viola (sei mesi con Cavasin, stagione 2003-2004)». Vargas appare più timido, ma con le idee chiare. «Mi ispiro a Roberto Carlos e spero di diventare un giocatore come lui».

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