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L'Europeo rimane stregato

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Gli errori di De Rossi e di Di Natale fanno la differenza, Buffon ne para uno ma non basta. Va detto però che in semifinale va la squadra migliore, già brava l'Italia, diga davanti all'area con De Rossi a costante supporto, Chiellini super, gioco e possesso palla tutto per gli spagnoli. Non possiamo recriminare. C'era stato un primo tempo di grande sofferenza, spagnoli in quasi costante possesso di palla, approccio timido di Aquilani, De Rossi frenato dalle consegne difensive, in fase offensiva il solo Cassano in evidenza. Non grandi occasioni da gol, per la Spagna, però i limiti di Grosso nella propria area potevano costare un rigore, Ambrosini su Villa, e una punizione dal limite, Fandel generoso. Sfortunato ancora Toni, occasionale la deviazione sul suo colpo di testa, solo reale allarme per Casillas. Ripresa con maggior presenza azzurra, per Camoranesi la più invitante palla-gol sventata da Casillas, piccola sbavatura di Buffon aiutato dal palo. Si va oltre, niente gol. Nella ricorrente contraddizione della scala di valori delineata dai gironi di qualificazione, difficile definire grosse sorprese la resurrezione della Germania, nei secoli fedele quando gli obiettivi sono ambiziosi, e l'ennesimo guizzo sul filo dei turchi, a pezzi ma indomiti e del resto non nuovi a orizzonti di gloria, come il bronzo al Mondiale asiatico. Rispetto della logica, invece, per l'ennesima esaltazione delle qualità di Guus Hiddink: che aveva mostrato di saper cavare sangue dalle rape, ma che in questo caso aveva in mano carte di lusso. Dopo la frana contro la Spagna, fatale quella insistita ricerca del fuorigioco, la Russia ha prodotto il calcio più sapiente e nello stesso tepo più spettacolare dell'intera competizione. Non casuale, dunque, il trionfo del tecnico sui connazionali: che, a un esame attento delle tre vittorie nel loro girone, qualche perplessità avevano destato. La Russia, a un traguardo storico con la nuova etichetta, avrebbe potuto vincere di goleada, senza nulla usurpare. Ha autentici campioni, una volta sarebbero andati a cercare gloria e soldi in Occidente, adesso i russi comprano senza badare a spese, i loro fuoriclasse sono blindati da ingaggi inavvicinabili, anche nella Champions potrebbero essere protagonisti.

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