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Buffon 8 Attento nel primo tempo ...

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Si macchia dell'errore che consente a Mutu di siglare il vantaggio. Panucci 7 Non ha più il passo per coprire la fascia, ma schierato centrale si affida all'esperienza e non sfigura. Rischia l'autogol deviando sul palo una punizione di Mutu, sua la zampata che riporta a galla l'Italia. Dubbio il fallo da rigore fischiatogli da Ovrebo. Chiellini 6.5 Debutta all'Europeo in una gara delicata, facendo valere la stazza fisica ed evitando interventi scomposti. Sua la torre per il gol di Panucci. Diligente. Grosso 7 Sta bene e si vede. Quando può sfruttare le lunghe leve riesce spesso a guadagnare il fondo per il cross. Decisivo in chiusura su Petre al 59'. De Rossi 7 Numero 10 sulle spalle e solito temperamento in mezzo al campo. Assiste Pirlo in regia, coprendogli le spalle. Non rinuncia però alle proiezioni offensive, impegnando Lobont di testa al 74'. Ammonito nel finale, è l'ultimo ad arrendersi. Pirlo 6 Fa ragionare l'Italia con la consueta personalità, anche se a volte ne rallenta i ritmi. Ammonito, non era diffidato. Camoranesi 5.5 Svaria tra le linee cercando il fraseggio con Del Piero o l'imbeccata per Toni. Dopo l'ingresso di Cassano si sacrifica e fa il centrale. (40'st Ambrosini sv) Perrotta 6 Sempre pronto all'inserimento, infonde imprevedibilità alle offensive azzurre. Al 39' Codrea lo chiude a due passi dalla porta. (12'st CASSANO 6.5: Donadoni si affida alle sue magie quando l'Italia è a un passo dal baratro. Lui risponde con voglia e idee degne di maggior fortuna). Del Piero 5.5 Titolare e capitano dopo 9 mesi, tiene in apprensione i rumeni, spesso costretti al fallo per arginarlo. Non incide però in fase conclusiva. (32'st Quagliarella sv) Toni 6 Lotta e sgomita tra i centrali, catalizzando i traversoni di Grosso, Zambrotta e Camoranesi. Incorna bene al 40' ma Lobont è attento, si ripete al 47' segnando ma trovando la bandierina alzata ingiustamente. Sfortunato, ma anche poco lucido. Donadoni 6 Cambia cinque uomini rispetto all'Olanda, restituendo equilibrio alla nazionale. Freme in panchina mentre la sua Italia lotta, cade e si rialza. Certo non è la fortuna la sua dote migliore.

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