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Finale più vicina

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Smith deve invece far fronte a una vera emergenza: oltre a Ferguson e Thomson, squalificati, il tecnico ex Everton deve rinunciare al portiere McGregor e ad altri cinque infortunati. L'avvio dei viola è incoraggiante: corti e aggressivi, gli ospiti approfittano dell'atteggiamento attendista degli scozzesi per spingere sulle fasce, dove Gobbi e Jorgensen assistono con prontezza Montolivo e Kuzmanovic. Fino all'intervallo, tuttavia, gli unici tentativi arrivano su tiro da fuori con Mutu al 12', Jorgensen al 25' e Kuzmanovic al 33'. Nel mezzo una devastante sgroppata sull'out mancino di Darcheville frenata da Ujfalusi. Al 40' sull'altro versante ficcante combinazione Pazzini-Mutu-Santana, con l'argentino anticipato a due passi dalla porta. Nella ripresa i Rangers prendono coraggio sospinti dai 50mila di Ibrox e la Fiorentina deve serrare i ranghi. I viola si fanno vivi dalle parti di Alexander al 18' con Montolivo e al 30' con una punizione di Mutu, poi i ritmi calano e nemmeno l'ingresso di Vieri serve a siglare quel golletto, che avrebbe permesso ai viola di affrontare con serenità la gara di ritorno. Nell'altra semifinale, un Bayern privo di Toni non va oltre l'1-1 casalingo (Ribery al 18'pt, autorete di Lucio al 15'st) con i russi dello Zenit. Per guadagnare la finale di Manchester, sia i viola che i tedeschi dovranno sudare ancora. @OREDROB

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