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MILANO In attesa della rivoluzione ...

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Il tecnico ritrova Kakà e lo schiera in attacco con Inzaghi (altro rientrante). Centrocampo non più a rombo, ma con Pirlo e Ambrosini centrali, Gattuso e Seedorf esterni. In difesa, esterni Cafu e Favalli, Maldini-Kaladze coppia centrale. In ogni modo, Ancelotti ci tiene a far presente che la sua squadra «non è né stanca né demotivata, ha voglia di uscire dal momento delicato e rincorrere il quarto posto». È perciò solo un «problema di pressione, ma credo si possa dare il meglio in queste ultime gare restanti». Per l'attacco, che fatica sempre più nelle gare interne, sarà necessario rilanciare Inzaghi, nonostante sia fermo da un mese. Pato partirà dalla panchina, mentre Gilardino è stato messo fuori causa da una contusione in allenamento. E parlando di attaccanti, con Shevchenko sempre più verso un ritorno in rossonero, non si può non parlare di Ronaldinho: «L'interesse del Milan parte da molto lontano. Anche se rimane un giocatore del Barcellona, la società sta valutando l'evolversi della situazione. Ronaldinho è un grande campione non solo per il Milan e quindi è un giocatore che interessa non solo a noi, purtroppo». E sull'eventuale collocazione tattica, spiega che «ha caratteristiche diverse da Kakà e Pato. Ricordo che siamo riusciti a mettere insieme 4 trequartisti come Rivaldo, Rui Costa, Seedorf e Pirlo, quando tutti pensavano fosse impossibile». Luc. Cat.

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