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Manuele Baiocchini Sarà ...

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Sarà una partita che racconterà qualcosa che non è stato mai raccontato in passato: prima dell'inizio, Totti, l'avversario sportivamente più odiato dal popolo biancoceleste, deporrà un mazzo di fiori sotto la Nord per testimoniare la vicinanza della società giallorossa al dolore dei familiari e degli amici di Gabbo. Un gesto umanamente scontato direbbe qualcuno, non nel mondo del calcio, dove la rivalità ha spesso creato distanze siderali tra i colori di uno o dell'altro club. Insieme al capitano giallorosso il biancoceleste Rocchi, per quello che si preannuncia un momento di altissimo contenuto emotivo. Succederà qualcosa di speciale anche dalla parte opposta dello stadio, in Curva Sud, dove il papà di Gabriele Giorgio Sandri seguirà il primo tempo insieme a Gabriele Paparelli, figlio dell'altro tifoso laziale ucciso nel lontano 28 ottobre del 1979. La speranza di tutti è che questo messaggio di civiltà possa essere l'inizio di una nuova era, dove calcio e violenza riescano a divergere sempre più nel nome della lealtà sportiva e degli antichi valori dello sport. Questo è anche il motivo della creazione della Fondazione Gabriele Sandri, nata per combattere la violenza a 360 gradi. «Sarà un impegno nobile ed oneroso che cercheremo di portare avanti per Gabriele, che è sempre stato un manifesto di gioia» aveva dichiarato Cristiano Sandri il giorno dell'inaugurazione. «Tra le aspettative c'è quella di una partecipazione massiccia a questa iniziativa che coinvolgerà noi come famiglia, ma anche il Comune di Roma che sarà uno dei soci fondatori in quanto Gabriele era un figlio della capitale». E questa sera l'Olimpico intero, nel nome della stessa città di Roma, sarà pronto a chiedere ancora una volta giustizia per Gabriele.

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