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Non aprono il cuore ai colori ...

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Malumori di spogliatoio ai quali non sono estranei i rinnovi: e se aumentano le quotazioni di una permanenza di Mancini in giallorosso, Matteo Ferrari sembra destinato al ruolo di protagonista di un'ennesima partenza a tasso zero, purtroppo una specialità di Trigoria, Cafu e Lima un paio di esempi significativi. Se ci si mettono anche Panucci e Aquilani a beccarsi come galletti, è lecito chiedersi se l'ambiente sia sereno come l'impegno dovrebbe imporre. Altro segnale nefasto i tre precedenti del Real nell'Olimpico romanista, altrettante vittorie spagnole, otto gol segnati a uno, difficile non preoccuparsi. Contraltare, la capacità della Roma di emergere quando l'ondata delle negatività raggiunge il livello di un oceano in tempesta, anche se due giorni di riflessioni non sono grande cosa, Spalletti avrà lavorato con la consueta saggezza per restituire fiducia a una squadra innegabilmente in difficoltà in questo mese di fuoco. Serenità, invoca il tecnico, verso questa squadra che ha sbagliato qualcosa, ma sta comunque portando avanti una stagione penalizzata soltanto dall'incedere dell'Inter, fuori da ogni norma. Possibili varianti, per stasera, di sicuro torna Panucci, ci dovrebbe essere anche Giuly, vena felice e collaudata esperienza internazionale, ma insomma sarà fondamentale recuperare il passo dei giorni migliori per uscire indenni da un confronto che resta durissimo nonostante qualche assenza pesante da parte spagnola. Stasera gioca anche la padrona del campionato, la trasferta a Liverpool forse più complessa di quanto non indichi il momento negativo dei «reds», in Europa storia e tradizione smentiscono spesso i suggerimenti della stagione nazionale, ambiziose però le mire europee dei nerazzurri dopo l'abbuffata italiana.

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