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Formalità necessaria per l'europeo

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Si potrebbe discutere a lungo sull'utilità, e sull'opportunità, di questa anomala trasferta in Svizzera, per affrontarvi il Portogallo di Scolari, ricco di talenti. Mentre proprio gli occasionali padroni di casa se ne andranno a Wembley: dove ben più alto livello di attenzione suscita l'esordio ufficiale di Fabio Capello alla guida di una Nazionale avvilita dal fiasco europeo. Già un risultato importante, per il nostro tecnico più titolato, l'appoggio pieno degli addetti ai lavori, ma anche quello del tifo inglese, dagli umori instabili. Per tornare a casa nostra, Donadoni si è espresso con belle e sagge parole sul dovere, da parte degli allenatori, di agitare le acque il meno possibile sulle decisioni arbitrali. Da federale, atteggiamento doveroso: con indulgenza, eviteremo di ricordare qualche reazione non proprio composta dalla panchina livornese, in tempi non lontani. Mancherà qualche pedina importante, stasera a Zurigo, ma la formazione è più che dignitosa, anche se resta misterioso il tipo di indicazioni che si potranno trarre da una partita che non sarà facile interpretare con impegno feroce. Tra i romanisti sarà inizialmente in campo il solo Perrotta che, per problemi fisici ricorrenti, è certamente quello con più ampi margini di recupero della squadra di Spalletti. Panucci, già ampiamente collaudato, se ne starà a casa, spera di applaudire il suo alter ego Cassetti, se si troverà spazio per lui, ma anche per De Rossi e Aquilani, tutti inizialmente in panchina. Risultato insignificante, ma nessuno avrà voglia comunque di avviare con una figuraccia il primo collaudo sulla strada di Austria e Svizzera, dove dovremo difendere un prestigio di livello mondiale.

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