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MARANELLO «Otto mondiali in dieci anni». Maranello: Luca di ...

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33,ha mosso i primi passi in un debutto che è anche l'esordio di Kimi Raikkonen sulla pista del Cavallino. Parte il 2008: l'obiettivo è chiarissimo. «Otto su dieci - spiega ai giornalisti chiamati a seguire i primi giri - suona meglio di sette su nove, i numeri del 2007». Non c'è da illudersi, però: «Non vorrei che certi sorrisi che vedo - ammonisce - alludano a una convinzione che quest'anno sia più facile, dopo il doppio mondiale 2007. Chi lo pensa sbaglia. I concorrenti non dormono. Sono colossi automobilistici. E noi siamo ancora quelli da battere. Per me è quello che conta. Ma per restarlo bisogna lavorare pancia a terra, concentrarci sul nostro obiettivo, con convinzione e umiltà». I due piloti che ha vanno benissimo: «Come Fangio e Scheckter, Kimi Raikkonen è stato capace di vincere al primo anno in Ferrari. Felipe Massa l'anno scorso ha vinto tantissimo e in Brasile ha dimostrato di saperlo fare come vuole ma soprattutto di saper lavorare per la squadra. E poi c'è un terzo pilota, Michael Schumacher, che nel suo ruolo ci è utile anche per la sua esperienza nella guida senza il controllo di trazione. Su questo team faccio molto affidamento». Raikkonen gira, sul bagnato e la macchina, senza l'ausilio elettronico, corre senza empasse. Montezemolo fa il punto. Ricorda i veleni della scorsa stagione, quelli della spy story: «Va dato atto alla Fia di avere deciso bene e in fretta. Di aver ridato credibilità allo sport. Ha detto che ci sono delle regole e se qualcuno non le rispetta c'è qualcuno che le farà rispettare. A questo punto dò per scontato che questa stagione sarà senza veleni. Ed è importante in un anno in cui ci saranno tante novità: dal cambio che dura quattro gare alla centralina unica targata McLaren, dallo stop al traction control alle nuove qualifiche. In cui la concorrenza sarà fortissima, una sfida avvincente. E per l'ennesima volta siamo noi la squadra da battere».

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