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La Fiorentina vuole uscire dalla crisi Palermo ritrova Miccoli e Guidolin

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Una partita difficile per tradizione per i viola che in casa del Palermo, in serie A, non vincono da oltre 40 anni, e anche per le polemiche che negli ultimi tempi avevano inasprito i rapporti fra i due club riguardanti questioni di mercato (il caso-Kuzmanovic) e quanto avvenuto l'anno scorso sul campo dei siciliani: Mutu andò a segno con un giocatore rosanero a terra (Guana) provocando l'immediata e risentita reazione di Guidolin che accusò la Fiorentina e Prandelli di scarso fair-play. La gara finì poi 1-1 (pareggiò Cavani) ma il clima faticò a stemperarsi. Cosa che invece i protagonisti di entrambi i club hanno cercato di fare in questi giorni, a partire dal presidente dei rosanero Zamparini e dal ds viola Pantaleo Corvino che ha tagliato corto: «I veleni con il Palermo? Per stemperare non si parla» ha risposto. Prandelli ha recuperato Montolivo, Dainelli e Kroldrup. Il tecnico viola però dovrà rinunciare all'infortunato Ujfalusi e in extremis a Vieri colpito da un attacco di gastroenterite febbrile. A Mutu e a Pazzini toccherà il compito di creare pericoli alla porta rosanera, con l'ex Santana e Osvaldo decisi a dare il loro contributo a gara in corso. Sarà anche la prima partita casalinga del «quarto Guidolin» di Palermo. Il tecnico avrà a disposizione per la prima volta Fabrizio Miccoli, ma anche Edinson Cavani. L'uruguayano potrebbe partire fra i titolari. «Il Palermo fatica a ritrovarsi - dice Guidolin - mentre loro sono una squadra temibilissima.

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