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Paolo Fiore Bella, spettacolare, ...

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La squadra di Spalletti, infatti, costruisce una valanga di occasioni da rete. Ne spreca altrettante. E si conferma, sempre più, come un'autentica «cooperativa del gol». Con il sigillo di Taddei, salgono a tredici i marcatori giallorossi di questa prima parte di stagione. «È dall'inizio del campionato che non andavo a segno - ha detto il brasiliano - mi mancava tanto la gioia del gol». Un gol importante. Decisivo. Che consente alla Roma di restare in scia dell'Inter. «Loro hanno due squadra fortissima, con una grande panchina - ha proseguito l'esterno - ma noi non siamo da meno e vogliamo arrivare in alto». Dopo il sigillo messo a segno contro i friulani, per il sudamericano si torna nuovamente a parlare di una possibile convocazione in azzurro. «Per adesso non ci penso - ha concluso Taddei - con tutto il rispetto per l'Italia, preferisco avere delle possibilità con il Brasile». Dove Juan è già un punto fisso. Come ormai lo è diventato nella Roma. Ieri per lui il terzo gol stagionale. Anche questo decisivo. «Sono felice - racconta il difensore - ma la cosa più importante è che la mia rete sia servita per vincere una partita fondamentale». I tanti applausi di ieri all'Olimpico hanno contagiato anche Pradé. «Soprattutto nel primo tempo - ha detto il ds giallorosso - ho visto una squadra stupenda». Mercoledì si ritorna in campo per recuperare le partite della dodicesima giornata. La Roma affronterà il Cagliari mentre l'Inter ospiterà la Lazio. «Noi non pensiamo agli impegni delle altre - ha proseguito Pradé - la vittoria dell'Inter non mi ha stupito, loro come noi vanno ovunque per vincere, sono uno squadrone». Mentre i giallorossi si godono la terza vittoria consecutiva, tra campionato e Champions, in casa Udinese rimane l'amarezza di Marino per la chance fallita negli ultimi minuti di gara. «In nove contro undici, abbiamo avuto una clamorosa occasione per rimettere le cose a posto. Le espulsioni? Abbiamo protestato perché poco prima De Rossi doveva prendere il rosso per un'entrata a gambe unite - ha detto il tecnico - di fronte avevamo una squadra fortissima che fino alla fine si giocherà lo scudetto con l'Inter».

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