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Ledesma: Lazio, serve lo spirito dei Pumas

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Cristian Ledesma ha le idee chiare, spera di farcela anche perché sa perfettamente di aver lasciato nei guai i suoi compagni e Delio Rossi. L'argentino confessa: «Il ginocchio sta andando molto bene, risponde alle sollecitazioni migliorando di giorno in giorno. Secondo il chirurgo che mi ha operato potrei ritornare sul campo da gioco un mese dopo l'intervento. Si tratta comunque di un termine generico, può variare da soggetto a soggetto. Io potrei essere uno che recupera prima o anche dopo. Spero prima». Racconta tappa dopo tappa gli ultimi giorni trascorsi a guardare i miglioramenti del ginocchio: «Sono stato fermo per cinque giorni, poi ho ripreso a camminare e riesco a fare anche le scale. Dalla prossima settimana, lunedì o martedì, potrei ricominciare a correrre». E in dieci giorni il miracolo potrebbe compiersi con Ledesma in campo proprio nel derby, la sua partita dopo il gol che ha aperto la storica vittoria del 10 dicembre dello scorso anno, un 3-0 che mai si era verificato nel passato con una vittoria tanto netta quanto inattesa. Ledesma conferma: «Il mio obiettivo è quello di sentirmi a posto con il ginocchio. Non arrivare alla partita con qualche preoccupazione dentro. Il momento giusto arriverà quando deve arrivare. Non voglio correre il rischio di un impiego troppo anticipato che potrebbe procurarmi delle complicazioni. Certo, il derby mi affascina, però prima viene la disponibilità fisica assoluta». L'infortunio di Ledesma sta creando molti problemi a Rossi che ancora non ha deciso se ritornare al vecchio modulo, il 4-4-2 proprio perché nella rosa biancoceleste non c'è un sostituto naturale dell'argentino. Cristian rilancia Baronio: «È simile a me ma dipende dal mister decidere. Il modulo migliore? Anche l'anno scorso abbiamo cambiato in corsa. È importante cercare alternative anche perché gli avversari stanno capendo come giochiamo. All'Olimpico si chiudono, ci lasciano pochi spazi e per noi è sempre difficile trovare la stoccata vincente». Rialza il morale della Lazio dopo la cinquina rimediata dal Milan e fissa obiettivi importanti: «Siamo tra le prime cinque, siamo a livello della Fiorentina». Infine la difesa di Muslera finito sul banco degli imputati per i cinque gol presi dai campioni d'Europa. L'argentino ha legato molto con l'uruguaiano e invita i compagni a non continuare a parlare del portiere: «Gli possiamo fare del bene solo non dicendogli sempre di stare tranquillo. Lo sa, ha carattere, sono sicuro che uscirà fuori da quella notte storta. E poi contro il Milan non è stata soltanto colpa sua, abbiamo perso tutti. Ora per risolvere i nostri problemi, deve tornare la grinta dell'anno scorso, deve venire fuori lo spirito dei Pumas argentini che nel mondiale di rugby con il cuore hanno centrato risultati di prestigio». Passa e chiude. Ha in testa la Roma, il derby, un'altra notte da protagonista, come quella che ha cambiato la sua storia con la maglia della Lazio.

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