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di MAURIZIO COLANTONI MADONNA DI CAMPIGLIO — Jean Todt, neo amministratore delegato della Ferrari, rimarrà ...

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Teoricamente, durante il Mondiale, non arriverà in pista dal giovedì ma si presenterà il giorno delle qualifiche o, al massimo, per il Gp. Nel 2007 sarà, dunque, tutto diverso in Ferrari: nuova struttura, altri uomini, ognuno al posto giusto per prendere le decisioni necessarie. Anche se, in caso di situazioni difficili, potrà sempre essere lui, Todt, a decidere ogni mossa. «In qualsiasi ambiente - spiega Mario Almondo, nuovo direttore tecnico della Rossa - il capo può modificare la decisione finale. Sarà così anche per Todt. Non credo comunque che sarà un problema: se ci dovessero essere punti non in comune ogni cosa sarà discussa e risolta assieme». Almondo, una delle figure nuove della Ferrari 2007, ieri pomeriggio nel corso del «F1 Press Ski Meeting Wroom» a Madonna di Campiglio, si è presentato così: «Sono da quindici anni in Ferrari, ho imparato da Ross Brawn, da Schumacher, da Rory Byrne e soprattutto da Jean Todt. Il mio ruolo è di direttore tecnico che però non va confuso con il compito che ha ricoperto Brawn negli anni passati. Lui è stato responsabile di pista, ora lì c'è Luca Baldisserri. Il mio sarà un ruolo diverso e comprenderà anche l'area motori». Con il neo direttore tecnico ieri anche una vecchia conoscenza della Ferrari, Stefano Domenicali. Anche quest'anno sarà il direttore sportivo della Rossa. «È cambiato un po' tutto - spiega Domenicali - sappiamo che noi tutti avremo una grande responsabilità, proprio perché in questi anni la Ferrari ha vinto tutto. Guardiamo avanti, con serenità. Poi i conti si faranno a fine stagione». Due parole sulle nuova vettura, che sarà presentata domenica prossima. Spiega Almondo: «È macchina innovativa nei concetti e nelle forme, abbiamo interpretato al meglio il regolamento. Il lavoro è stato fatto su aerodinamica, sospensioni, materiali. Pensiamo d'essere a buon punto, comunque dovremo sviluppare la vettura nel corso del campionato, tenendo conto anche della monogomma». Il finale di Domenicali riguarda invece Schumacher: «Al momento non proverà la nuova vettura - dice il direttore sportivo - però è un patrimonio per la Ferrari per quello che ha fatto e per quello che potrà fare in futuro. La sua esperienza sarà fondamentale, anche se le decisioni le prenderanno altre persone».

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