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«ERA un destino che dopo tanto girare tornassi al Chievo».

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Poi Delneri osserva che «non c'è nessun destino strano per il fatto che domenica il Chievo giochi contro la Roma. C'è un calendario, prima o dopo bisogna affrontarle tutte». Del Neri si dice convinto che «il Chievo, per come l'ho visto io, ha tutte le qualità per potersi risollevare. Per me questa squadra vale molto di più della posizione attuale. Ha solo bisogno di più convinzione, è una crisi di risultati. Chiaro, qualcosa che non funziona c'è sicuramente, altrimenti non mi avrebbero chiamato. Ma serve solo una prestazione importante, fare punti per uscire da questo momento che è difficile, non drammatico». Delneri parla anche di Pillon. «Con lui mi sono sentito anche ieri mattina. Questioni tecniche? No, l'ho salutato, ci siamo parlati. Con Pillon ho un bellissimo rapporto, volevo rincuorarlo». Del Neri sottolinea più volte che «a mio avviso a questa squadra serve solo un'iniezione di fiducia, è un problema squisitamente psicologico. Se vediamo anche le sconfitte in campionato, a parte la gara con l'Inter, in tutte le altre il Chievo se l'è giocata sino alla fine. Ripeto, una squadra che l'anno prima ha totalizzato 55 punti in classifica non può essersi smarrita tutto ad un tratto». Delneri parla anche dei singoli. «Molti di questi ragazzi li conosco bene, hanno qualità importanti». Su tutti, spende parole per Federico Cossato, giocatore che con Pillon ha avuto poco spazio: «Federico è un giocatore da recuperare, è un ragazzo particolare, ma se sta bene può dare una grossa mano». N.D.P.

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