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di LUCA CATTANI MILANO — La sconfitta di Lisbona all'esordi di Champions, impone ...

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L'avversario più duro del girone, peraltro da affrontare in un clima di assoluta emergenza a centrocampo. Mancini non avrà a disposizione né Cambiasso (ancora infortunato) né Vieira (squalificato). Dacourt, una delle note liete di inizio stagione, neppure sta benissimo «ma - spiega Mancini - stringerà i denti. Abbiamo bisogno di lui, deve stare bene per forza». Assieme a Stankovic e Zanetti, il francese, dovrebbe comporre la linea a tre di centrocampo alle spalle di Figo. «È importantissimo fare punti - ammette il presidente Moratti - farne tre sarebbe decisivo e risolutivo, farne uno comunque potrebbe bastare. Ma, comunque, spero che la squadra scenda in campo per vincere". Eventuale successo che, inoltre, darebbe ìmaggiore ottimismo anche nelle altre competizioni». Quindi, su Adriano: «Lo vedevo che era in crescita. Ho visto in lui buona volontà e anche un miglioramento dal punto di fisico e psicologico. Siamo sulla buona strada». Non abbastanza, però, da conquistare una maglia da titolare. Per stasera, Mancini si affiderà all'imprescindibile Crespo e allo svedese Ibrahimovic. Frenando sul brasiliano: «Se Adriano sta bene è quello devastante che tutti conoscono, ma ora non è in quelle condizioni: questo non toglie che ci potrà lo stesso essere utile». In difesa, invece, scontata la coppia centrale Cordoba-Materazzi, Maicon e Grosso gli esterni. Mancini chiederà ai suoi più concentrazione nell'arco dei 90'. Magari come all'Olimpico con la Roma, non di certo come nei finali di Fiorentina-Inter e Inter-Chievo: «Per noi è una gara fondamentale. Per fare bene la squadra deve essere concentratissima, deve pensare nei minimi dettagli ad ogni cosa che fa e a farla bene, con calma». Festeggia stasera, capitan Zanetti, la gara numero 500 con la maglia nerazzurra: «Dobbiamo vincere per rifarci dopo Lisbona».

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