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di ALESSANDRO AUSTINI SQUADRA che vince non si cambia.

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Tre giorni dopo c'è l'Inter e la Roma vuole presentarsi alla supersfida con lo stesso scintillante sorriso degli ultimi giorni. Gli amanti della tattica non vedono l'ora di scoprire cosa si inventerà stavolta il tecnico. Difficile prevedere il modulo di partenza ma gli indizi portano ancora al 4-1-4-1. Ovvero lo schieramento scelto da Spalletti all'inizio di tutte le prime uscite ufficiali della Roma e sempre modificato in corso d'opera. Lo stesso, non a caso, provato nell'allenamento di ieri, seppur con interpreti scelti un po' a caso. Rispetto alla gara col Livorno sarà De Rossi a ricoprire sin dal primo minuto la posizione di mediano arretrato, con Pizarro sistemato al fianco di Perrotta nel quartetto di centrocampisti. Una scelta che ha lo scopo di esaltare le caratteristiche di entrambi: il filtro di De Rossi davanti alla difesa è diventato indispensabile (basta riguardare attentamente la gara con lo Shakhtar per crederci) e Pizarro può giocare più libero se avanzato di qualche metro. Spalletti è pronto a correre ai ripari durante l'incontro ed, eventualmente, a riproporre quel 3-5-2 col quale ha lanciato la sua Udinese. In quel caso la seconda punta sarebbe Mancini, con Totti riferimento centrale in attacco. Esperimenti tutt'altro che casuali: Montella scalpita e Vucinic non è da meno. Quando il tecnico li avrà entrambi a disposizione, il 3-5-2 potrebbe diventare un'abitudine. La notizia più confortante di ieri arriva proprio dal montenegrino: si è allenato in campo per la prima volta da quando è sbarcato a Trigoria. Una seduta differenziata che rappresenta comunque un segnale importante nella sua marcia di recupero. Già da una settimana Vucinic non avverte più dolori al ginocchio sinistro e tra dieci giorni dovrebbe tornare a disposizione. Il 24 si gioca Parma-Roma e Spalletti potrebbe convocarlo per quella sfida. Dipendesse dal giocatore, la prima chiamata dell'allenatore arriverebbe anche prima ma lo staff medico è più cauto e non intende forzare i tempi. Nei giorni scorsi Vucinic ha trovato casa nella zona di Casalpalocco, nella quale andrà a vivere con la sua Stefania. Finora è stato ospitato dal procuratore Alessandro Lucci, lo stesso di Taddei e Julio Sergio. Da un centravanti all'altro, Montella, che invece accusa qualche problema fisico. Nulla di preoccupante: stavolta la schiena non c'entra nulla. Ieri l'«aeroplanino» si è allenato quasi esclusivamente in palestra a causa di un leggero fastidio agli adduttori che non dovrebbe comunque impedirgli di partire per Siena. Contro i bianconeri Spalletti ritroverà la coppia centrale Mexes-Chivu. Il tecnico ha fatto un pensierino anche alla conferma di Ferrari che finora è stato il migliore tra i difensori. Ma per evitare il muso lungo di Chivu o Mexes la scelta dovrebbe ricadere su di loro. Resterà ancora fuori Cassetti, le cui quotazioni sembravano in rialzo. Ma Panucci non vuole saltare una partita e Tonetto si sta dimostrando troppo prezioso per essere escluso. Conferma in vista anche per Taddei sulla destra, mentre sulla corsia opposta agirà Mancini. Davanti (chi se non lui?) ci sarà Totti che ha smaltito la botta alla caviglia ricevuta con lo Shakhtar e ieri si è allenato regolarmente. I tifosi giallorossi si presenteranno in massa al «Franchi»: ieri sono andati esauriti gli ultimi dei tremila tagliandi inviati nella capitale per il settore ospiti. Come ogni anno ci saranno anche un buon numero di sostenitori della Roma «infiltrati» negli altri settori. La città e lo stadio si annunciano blindati. Procede a ritmo spedito anche la vendita dei biglietti per la gara di mercoledì con l'Inter. Sei gol in tre giorni e la voglia di Roma ha riconquistato la città.

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