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Dopo le polemiche di Monza lo spagnolo attacca ancora il tedesco

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Lo sfogo: «Schumacher è il pilota più antisportivo della storia»

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Durissimo il suo attacco a Michael Schumacher. «È il pilota più sanzionato e più antisportivo nella storia della Formula 1… e la Formula 1 sarà più concentrata sullo sport senza di lui». Questa, dopo pochi giorni dal Gp d'Italia a Monza, è stata la reazione del pilota spagnolo della Renault, stressato perché non ha proprio mandato giù la penalizzazione imposta alla sua monoposto durante le qualifiche a Monza. In una intervista diffusa dall'ufficio stampa Renault, Alonso non ha restistito e si è sfogato senza freni. Forse perché, è sì ancora leader del Mondiale, ma sente la pressione della Ferrari e soprattutto di Schumacher, ora a soli due punti da lui. «È un grande pilota - dice lo spagnolo - ed è stato un onore gareggiare con lui, ma non è corretto» insiste Alonso. Lo spagnolo si apre ancora di più, paragona l'atteggiamento del tedesco con quello di Zidane a Materassi nella finalissima del Mondiale in Germania e dice che il calciatore francese «si è ritirato in maniera più gloriosa di Schumacher». E poi torna sulla sua penalizzazione, quella di Monza: «È stata una decisione - dice ancora Alonso - che è andata oltre al linea dell'onestà. Anche i giornali italiani l'hanno definita una decisione che non fa bene al nostro sport. Per un istante ho anche pensato di non gareggiare, ma il pensiero si è allontanato in fretta e ho messo il casco, convinto che avrei potuto anche vincere». Si torna anche sulle parole del suo patron (anche se solo fino alla fine della stagione), Flavio Briatore (che disse: «il Mondiale è già assegnato»), ma lo spagnolo si dissocia: «Non sono d'accordo con Briatore, il mondiale non lo hanno assegnato a Schumacher: è vero che ci sono state molte decisioni a favore di qualcuno e contro qualcun altro, ma niente di più». Non è comunque tranquillo Alonso, sente la tensione di tutta una stagione; il suo è un contraddirsi continuo. E dipenderà anche dalla stanchezza. «Abbiamo perso un grande campione della pista - continua Alonso - e ci mancherà. Ha battuto tutti i record e vanta i numeri migliori in Formula 1. Ma io penso che forse la stessa Formula 1 si focalizzerà di più sullo sport dopo il suo ritiro». E preferisce così parlare di Renault, infatti avrebbe dovuto essere impegnato in questi giorni in una serie di test, ai quali invece non si è presentato (nuove gomme, nuovi sviluppi sulla macchina e parti del motore da testare), per problemi fisici. «Mi spiace non esserci - dice ancora il pilota della Renault - ma voglio concentrami sul finale: siamo stati veloci nelle ultime gare, e la macchina è migliorata molto. Tutti i problemi che abbiamo avuto erano legati al mass damper, ma ora siamo tornati ad essere di nuovo molto competitivi. La Renault è molto competitiva, abbiamo dimostrato di essere veloci. La distanza con la Ferrari si è accorciata - conclude Alonso - ed è evidente che sono deluso per quanto successo a Monza, per il mio ritiro. Ora però dobbiamo pensare solo alla prossima gara. Siamo ottimisti: ne mancano tre di corse, vincendone due il mondiale è nostro».

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