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Tennis: Us Open a New York

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inoltre la condizione sembra buona considerato il modo disinvolto con cui ha sorvolato i primi turni. Intanto i miei colleghi inglesi, che speravano di sostituire il declinante Henman con il giovane scozzese Andy Murray, hanno capito che devono ancora aspettare che il giovanotto maturi e trovi la necessaria continuità. Già in svantaggio per due set a uno, Murray ha subito ieri, alla ripresa del gioco, uno scoragginate 6-0 dal russo Davydenko, che è il classico prodotto del tennis di quantità, la versione tennistica dl signor Stakanov. In altre parole il giocatore che timbra il cartellino tutti i giorni. Ogni tanto rischia di andare in crisi perché non vuol saltare nemmeno un torneo tanto è vero che quello di ieri è stato il settantacinquesimo incontro della sua lunga stagione. Con tutto il rispetto che merita un giocatore solido ed educato come Tommy Haas, spiace che il torneo non abbia potuto tenere in corsa quel fenomeno di talento e di follia che è Marat Safin. Sia Haas che Safin avevano entrambi vinto un incontro al tie-break del quinto set quindi non è sorprendente che anche la loro sfida si sia conclusa nello stesso modo. Hanno deciso un paio di errori abbastanza banali di Safin nel tie-break decisivo ma tutta la storia di questo giocatore è stata fatta da episodi di questo genere. All'inizio del torneo godeva di scarsa considerazione, malgrado la sua classifica di numero uno, Amelie Mauresmo che era stata ferma qualche settimana dopo la vittoria di Wimbledon. Invece dopo avere ceduto un set alla nostra Santangelo e poi a Serena Williams, la Mauresmo ha liquidato facilmente Dinara Safina qualificandosi per le semifinali dove dovrebbe trovare Maria Sharapova. Quest'ultima è ancora alla ricerca di una finale da quando ha vinto Wimbledon due anni fa ma sarei sorpreso se perdesse dalla Golovin, una ragazza nata a Mosca, residente in Florida ma adottata dalla Federazione francese.

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