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C'è Francia-Italia: dopo la notte di Berlino gli Azzurri si giocano una fetta di Europeo

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Rivincita

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Tutti si sforzano di non definirla la rivincita della notte di Berlino quando il rigore di Grosso regalò agli Azzurri il quarto titolo mondiale, in realtà tutti sanno che quella di stasera a St Denis (ore 21, Rai1) sarà una sfida dal sapore particolare. Non è una finale di Coppa del Mondo, naturalmente, ma Henry e compagni sperano tanto di poter vincere in modo da ipotecare il primo posto nel girone di qualificazione agli Europei del 2008 e mettere in seria difficoltà la neonata nazionale di Donadoni, reduce già dal mezzo passo falso di Napoli. Ieri il cittì azzurro ha nuovamente mischiato le carte nell'allenamento della vigilia svoltosi a Senlis. La seduta all'inizio era in programma allo Stade de France ma, a causa di un grave incidente che ha chiuso l'autostrada, Donadoni ha preferito cambiare la sede della rifinitura. Il tecnico dovrebbe comunque mandare in campo contro la Francia Buffon in porta, Zambrotta, Cannavaro, Barzagli e Grosso in difesa. In mezzo al campo Semioli, Gattuso, Pirlo e Perrotta, con Cassano e Gilardino in avanti. Questa la probabile formazione a meno di clamorosi ribaltoni. Ci si affiderà all'estro di Cassano che sabato sera ha deliziato il San Paolo aspettando il ritorno di Totti necessario per centrare la qualificazione. La speranza c'è anche se ora bisogna preoccuparsi di non essere travolti stasera. Proprio per questa ragione il cittì schiererà un modulo più prudente per bloccare il prevedibile assalto iniziale dei francesi, spinti da 80.000 spettatori avvelenati per la sconfitta dello scorso luglio e per l'episodio controverso (solo per la Fifa) della testata di Zidane a Materazzi. Donadoni ha provato anche ad allontanare le ombre che si cominciano ad addensare vicino alla sua panchina. La voce di Lippi consulente di tutte le nazionali non deve avergli fatto piacere, anzi ha contribuito ad alimentare le incertezze intorno a questo nuovo corso, partito malissimo a Livorno e che pure a Napoli ha evidenziato parecchi lati oscuri. Sul clima ostile che la sua nazionale troverà a Parigi non è per nulla preoccupato: «Non è detto che sia uno svantaggio: anzi. Quanto più riusciremo ad esprimerci con un simile tifo contro, tanto più loro andranno in confusione». Nessuno comincia a fare calcoli anche perché il girone è molto lungo ma una sconfitta stasera spingerebbe l'Italia a cercare di centrare la qualificazione per il 2008 solo col secondo posto: «È una partita importante - si affretta a chiarire Donadoni — ma non già decisiva. La formazione? Un'idea ce l'ho, aspetto l'ultima rifinitura. Qualche cambiamento rispetto a Napoli ci sarà». La Francia, priva dell'infortunato Trezeguet, dovrebbe rispondere con Henry-Saha come coppia d'attacco. In campo ci dovrebbero essere ben 16 protagonisti dei 22 che iniziarono la finale di Berlino. Tra gli italiani mancherà Materazzi, che deve scontare la seconda giornata di squalifica per il caso Zidane (l'interista ha comunque accompagnato idealmente il viaggio degli azzurri con la sua immagine stampata sulla carlinga del charter della Nazionale), Totti, Toni e Camoranesi. Ma, al di là, dei nomi, ci vorrà un'Italia diversa da quella di Napoli per dare ai francesi un altro dispiacere stavolta a casa loro. Buffon è ottimista: «Vogliamo il colpaccio». Se lo dice lui.

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