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Toni avverte Milano: «Attenti alla Roma»

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Dalla notte dei Mondiali, quando i nostri azzurri hanno riportato in Italia la coppa più famosa del pianeta. Da quel sogno, i nostri atleti non vogliono svegliarsi. E allora il tifo è ancora alto, l'orgoglio pure, i festeggiamenti non cessano. Il «po-po-po», che ormai impazza tra gli italiani, non sembra fermarsi. E ieri, i romani accorsi, quel tormentone lo hanno dedicato tutto a Luca Toni. Lui, l'attaccante azzurro che fa gol e fa tremare le traverse, mentre a chi sta in poltrona avvolto nella bandiera tricolore fa piangere e sorridere per una vittoria che mancava dall''82. Il viola, che ha passato l'estate tra una possibile cessione e l'altra, torna a parlare di Nazionale, anche se ieri sera non era tra gli azzurri. «Farò il tifo ai ragazzi da casa — ha detto ieri Toni alla Stazione Termini di Roma, durante la conferenza stampa della Birra Peroni, sponsor della Nazionale di calcio italiana — Donadoni ha fatto bene a fare determinate scelte prendendo in considerazione chi era più in forma. Io sono tornato da poco dalle vacanze, dai festeggiamenti, non avevo una preparazione alla pari con chi è stato convocato». Totti si è preso un periodo di pausa, viene da chiedersi invece che intenzioni ha Toni. «Io sarei sceso in campo anche a questo giro, ma è stato giusto così nonostante, appena risentirò l'inno, proverò subito una forte emozione. Sono sicuri che Totti — continua l'attaccante viola — questa sera (ieri, ndr) guarderà la Nazionale in tv, poi si emozionerà e avrà voglia di tornare al più presto». E questa volta la novità assoluta è che il tecnico Donadoni ha richiamato in squadra Antonio Cassano. «Antonio è un fuoriclasse e deve avere voglia di fare bene per far capire a tutti chi è. Mi hanno detto però che sta prendendo la cosa con lo spirito giusto». Luca Toni quindi non ci sarà, ma altri giovani sono alla corte di Donadoni: «Ci sono tanti bravi gioatori in questa Nazionale. Da Rocchi, a Di Michele, a Bonazzoli c'è l'imbarazzo della scelta. Ci sono tanti attaccanti forti — continua l'attaccante — ma la cosa essenziale è il gruppo. In una squadra il fuoriclasse fa sempre bene, ma sono convinto che la forza di una formazione sia comunque il gruppo». E poi, in ogni caso, siamo i detentori di un titolo mondiale. «Naturalmente, è bello essere la formazione da battere, anche se ripetersi penso sia molto difficile. Ma non ci sottovalutiamo, l'Italia è piena di giocatori veramente forti». Intanto gli azzurri a breve torneranno a sfidare i francesi: «Con la Francia sarà una partita bella "tosta", una di quelle che vorresti sempre giocare. È un match importante e difficile, e l'Italia troverà un clima molto caldo». Capitolo Nazionale a parte, Luca Toni ha ancora molto da dire in campionato, e soprattutto molto da conquistare. Ma non parlate di Fiorentina, meglio i suoi gol. «Sto cercando di lavorare molto — dichiara il viola — Cercherò di ripetermi e fare tanti gol come lo scorso anno. Certo, c'è bisogno di tanta fortuna. Nel campionato appena passato come toccavo palla la buttavo dentro. Quest'anno punto a vincere di nuovo la classifica capocannonieri. Di certo la cosa sicura è che voglio la Champions». Quella che ha visto scappar via quest'anno a causa dello scandalo Calciopoli che ha coinvolto anche la Fiorentina? «Ciò che è giusto prima o poi verrà fuori. Confido nel lavoro che sta facendo il mio presidente, ma non è giusto essere puniti per colpe che non si hanno». Mentre per lo scudetto quest'anno che tipo di corsa prevede? A due? A tre? «Sicuramente le grandi favorite sono l'Inter e il Milan — dice Toni da profeta — ma la rivelazione dell'anno può essere la Roma. La società giallorossa ha fatto acquisti importanti. Già l'anno scorso aveva un'ottima squadra, ora si è rinforzata e può competere seriamente». Ma di strada, prima di capire che campionato sarà e che Italia post-Mondiale sarà, ce ne è ancora tanta da fare. Toni pensa di poter tornare in azzurro per ottobre. Magari per cominciare una nuova avventura italiana, q

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