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Dopo la rinuncia della società

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Bocciati i ricorsi al Tar degli azionisti della Juve

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Due i ricorsi ieri giunti davanti alla III sezione ter del Tribunale amministrativo del Lazio; identico l'oggetto del contendere, diverso l'esito processuale. La Juventus Footbal Club spa e sei piccoli suoi azionisti avevano un unico obiettivo: contrastare la decisione con la quale la Corte Federale della Figc il 25 luglio scorso aveva sentenziato la retrocessione della squadra torinese in serie B, infliggendole 17 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato cadetto, e revocandole lo scudetto vinto al termine della stagione agonistica 2004-2005. Davanti al collegio presieduto da Francesco Corsaro, i legali della Juventus hanno formalizzato quanto preannunciato già giovedì: rinuncia al ricorso amministrativo per ricondurre tutto a un ambito di giustizia sportiva e affidamento per le decisioni sulla vicenda all'arbitrato del Coni. Non così i piccoli azionisti della società, i quali hanno invece deciso di proseguire nel giudizio dichiarando un proprio e autonomo interesse a che il Tar prendesse una decisione. E i giudici, valutando entrambe le argomentazioni, alla fine hanno emesso due distinte sentenze abbreviate.Sbagliato, comunque, credere che la storia sia conclusa. La Juventus si preparerà ora all'arbitrato del Coni; non così i piccoli azionisti e le associazioni dei consumatori, che preannunciano nuove «battaglie».

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