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Sabato esordio con la Cina. L'ala della Virtus: è un'Italia competitiva

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«Una bella responsabilità. Peccato per l'infortunio di Giachetti che avrebbe potuto dividere con me questa esperienza». L'ala della Virtus torna a riprendersi un posto in Nazionale dopo l'ottima figura alle Olimpiadi di Atene. «E come allora la strada s'incrocerà con quella della Cina di Yao Ming. Sono orgoglioso e felice di aver riconquistato la fiducia di Recalcati e l'azzurro. Per questo ringrazio Biella. Ho vissuto, nella squadra piemontese, un'ottima stagione, personale e di gruppo. Grazie soprattutto al tecnico Ramagli». Che aria si respira nello spogliatoio della Nazionale? «Il gruppo è molto buono. C'è affiatamento ed entusiasmo. Siamo una squadra competitiva. Credo che, come spesso ci capita, potremo pagare qualcosa a livello di atleticità e per compensare questa cosa dovremo usare tanto la testa. Siamo una bella miscela di gioventù ed esperienza». Quale obiettivo si pone? «Personalmente quello di giocare al meglio e dare un buon contributo alla squadra. Dovremo cercare di superare il primo turno per approdare agli scontri diretti. Lì tutto sarà possibile». Intanto ci sarà l'affascinate sfida contro gli Usa di LeBron James e delle altre stelle della Nba. «Datemi pure del presuntuoso ma secondo me non sono imbattibili. Hanno due gambe e due braccia come noi. Certo tecnicamente sono eccezionali ma anche loro hanno punti deboli. Ma nella prima fase giocheremo cinque partite. Sarebbe sbagliato pensare solo alla sfida contro la selezione americana». Quale è la sua idea delle altre avversarie del girone preliminare? «Conosciamo bene tutte le caratteristiche delle formazioni che affronteremo, tranne il Senegal. Non ho visto la squadra africana allenarsi ma fisicamente i giocatori mi hanno fatto una grande impressione. Sappiamo che sono grandi saltatori e che fanno del dinamismo la loro forza. Dovremo fare attenzione. Cina, Slovenia e Portorico sono squadre alla nostra portata ma di grande valore. Molto dipenderà da noi. Sarebbe stupido mettersi ora a fare calcoli. Dobbiamo cominciare bene, quindi sarà importantissimo l'esordio contro la Cina. Poi non dovremo mai abbassare la guardia». Finito il Mondiale per Garri inizierà la seconda avventura nella Virtus Roma. Il nuovo coach, Jasmin Repesa, conta molto sulla sua voglia di riscatto. «Ci siamo parlati incrociandoci al torneo Akropolis di Atene. Mi ha detto cosa vuole da me. Rispetto a Biella avrò un pò meno spazio, ma gli impegni stagionali saranno tantissimi. Repesa mi ha chiesto qualità e concentrazione. Io sono pronto e voglioso di cancellare la brutta esperienza avuta nel mio primo anno nella capitale». Di chi sono state le colpe di quella stagione negativa? «Sicuramente mie, ma non solo. Non voglio fare nomi, ne accusare nessuno. Alcuni miei atteggiamenti furono censurabili ma certamente non fui aiutato. So dove ho sbagliato e non ripeterò quegli errori. Quella che verrà sarà una stagione importante, per me e per la Virtus. Credo si possa vincere qualcosa. Lo merita la città e soprattutto il presidente Toti».

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