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Un palo e tante idee: il bomber riparte da Rieti

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Un palo su punizione, un cucchiaio alla Totti che sfiora la traversa e una conclusione dalla lunga distanza. Questi i numeri della partita di Montella a Rieti. Segnali positivi, niente di più, ma per Spalletti è già qualcosa. Centosessantacinque giorni. Tanto è passato tra l'ultima apparizione di in una gara ufficiale e il test di ieri. Era il 26 febbraio quando all'Olimpico si giocava il derby vinto dalla Roma 2-0 e valso il record di undici successi consecutivi. Da allora Montella il campo non l'ha più visto. Un nuovo stop che l'ha portato dritto in sala operatoria per il secondo intervento in cinque mesi alla spalla destra, effettuato il 23 aprile dal professor Castagna. E se il buon giorno si vede dal mattino, l'operazione sembra aver messo la fine al lungo calvario. Il test con il modesto Rieti (serie C2) non poteva rappresentare un banco di prova definitivo ma le risposte fornite da Montella sono state comunque incoraggianti. L'attaccante si è presentato in campo con la fascia di capitano, un fisico asciutto e tanta voglia di ricominciare. Attorno a lui non c'era la Roma ma la Primavera, rinforzata da Cufrè e Ferrari: all'ultimo minuto Spalletti ha lasciato a casa anche Kuffour (mal di schiena, ma il tecnico non l'ha presa bene), Taddei (ancora problemi alla tibia) e Tulli, inizialmente inseriti nella lista dei convocati. La partita è finita 0-0 e nella ripresa Pipolo si è guadagnato l'ovazione del pubblico un rigore ad Antonini. Il penalty è arrivato per un fallo di Ferrari dopo un'incompresione con lo stesso portiere della Primavera che dovrebbe finire al Bologna (ieri in tribuna c'erano molti osservatori tra cui uno del club emiliano e uno del Milan). Montella si è piazzato sul centro destra dell'attacco, spalleggiato da un effervescente Cerci. Nella parte finale dell'incontro Spalletti l'ha provato anche da trequartista dietro Okaka. Il gol non è arrivato, ma ci è mancato davvero poco. Soprattutto al 27', quando una punizione di sinistro dell'aeroplanino si è stampata sul palo. O quando nella ripresa ha tentato il numero alla Totti da fuori area. Peccato. L'attaccante soddisfatto al termine della gara. «La spalla non mi ha dato fastidio, ho fatto attenzione a non farmi male da altre parti. Non sono ancora pronto fisicamente e so di essere lontano dal top. Ma sarò pronto per l'inizio del campionato». Spalletti lo elogia. «Era importante che non avesse problemi fisici, le qualità del giocatore le conosciamo. È in ritardo ma anche questo lo sapevamo, a Valencia non verrà. Supercoppa? Vedremo, è molto in ritardo». Oltre al rientro dell'attaccante, la gara ha regalato una traversa colpita da Rosi, un salvataggio sulla linea di Ferrari, la solita prova grintosa (a volte anche troppo) di Cufrè e un fuori programma con protagonista proprio Montella: durante il primo tempo è improvvisamente rientrato negli spogliatoi per un impellente bisogno fisiologico. Da segnalare anche la prima contestazione stagionale alla società. «Rosella Sensi bla bla bla» hanno cantato a più riprese gli oltre tremila tifosi giallorossi presenti sugli spalti e delusi da un mercato che non decolla. «De Rossi non si tocca» c'era scritto su uno striscione. Insomma, ai tifosi non basta Montella per ritrovare il sorriso.

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