Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sorpresa Rigaudo

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Ieri sera è toccato a Elisa Rigaudo confermare la tradizione della marcia azzurra nei grandi appuntamenti. E così è arrivata la seconda medaglia, un bronzo preziosissimo, per l'Italia agli Europei di Goteborg. La Rigaudo ha agguantato la terza piazza nella 20 km di marcia al termine di una gara da manuale: ha lasciato andare subito la bielorussa Turava che per oltre tre quarti di gara ha marciato sotto i tempi del record mondiale, poi ha lottato a lungo con la russa lasciandola andare solamente all'ultimo chilometro per contenere il ritorno della norvegese Platzer. Alla fine la Turava ha chiuso in 1h27:08, seconda la russa Kaniskina in 1h28:35, terza la Rigaudo appena due secondi dopo. L'azzurra, alla sua prima medaglia importante, è rimasta oltre un minuto sopra il record personale ma questo podio dà morale per il futuro: «Me la sono proprio meritata questa medaglia - ha detto la portacolori delle Fiamme Gialle - Nell'ultimo anno sono stata per due volte in Perù, per un totale di 40 giorni, per allenarmi a 3500 metri di altitudine -. Ho sostenuto tanti sacrifici, che oggi sono tutti ripagati. Questo sport è molto faticoso, ma se non fosse così non mi divertirei. Il risultato di Goteborg non mi cambia la vita ma mi dà molta soddisfazione. La marcia mi piace perché non è solo fatica, conta molto anche il gesto tecnico. Il percorso era faticoso e muscolare: evidentemente la preparazione è stata quella giusta. Il 16 settembre mi sposo - ha concluso l'allieva di Sandro Damilano - e poi andrò in Tanzania. Non ho mai fatto un viaggio di relax, è arrivato il momento». Nella 20 km di marcia erano impegnate anche altre due atlete italiane: la forestale Gisella Orsini è stata 16esima in 1h33:10 mentre Rossella Giordano è stata 18esima in 1h33:56. Soddisfatto a metà Andrea Barberi, quinto nella finale dei 400 corsi in 45.70: «La medaglia di bronzo era alla mia portata - le sue parole - forse sono partito troppo lento. La caccia del record italiano è rinviata a Rieti». L'oro nel giro di pista è andato al francese Raquil (45.02). Nella finale dell'alto vinta al russo Silnov (2.36), Nicola Ciotti non è andato oltre il sesto posto (2.27), settimo il gemello Giulio (2.27), 11esimo Bettinelli (2.14). Buona invece la gara di Obrist, settimo in un difficile 1500 (3:42.59) vinto dal francese Baala (3:39.02). Alessandro Cavallaro correrà le semifinali odierne dei 200 grazie al 20.91 ottenuto ai quarti (squalificato Anceschi). Ma oggi le speranze azzurre sono puntate su Gianni Carabelli alla ricerca del risultato nella finale dei 400 ostacoli. Il suo 49.97 fa ben sperare anche se bisognerà vedere quanto ha speso il carabiniere nella qualificazione. La donna più veloce del Vecchio Continente è Kim Gaevert. Favoritissima alla vigilia, l'atleta belga ha siglato un bel 11.06. In mattinata erano arrivate buone notizie per la delegazione azzurra dal martello maschile, dove sia Nicola Vizzoni che Marco Lingua hanno staccato il biglietto per la finale. Vizzoni, capitano della squadra, ha scagliato l'attrezzo a 75,21 mentre per Lingua la miglior misura è stata 74,69. Per il resto eliminazioni delle astiste Giordano Bruno e Farfalletti Casali, nella gara in cui la grande favorita, la russa Isinbayeva, per superare la misura di qualificazione di 4,40 ha avuto bisogno di due tentativi. Fuori anche Matteo Villani nei 3000 siepi (8:39.86) e Koura Kaba Fantoni nei 200 (solo 21.10).

Dai blog