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Terzo sul podio Raikkonen penalizzato da un pit stop troppo lungo. Dietro di lui Button. Sesto Fisichella

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Per la Ferrari è una doppietta, la 70esima della storia, la seconda per Schumacher e Felipe Massa, giunto ieri secondo sulla pista di Hockenheim. La rincorsa nella classifica del mondiale è iniziata, Schumi ora deve recuperare solo undici punti nella classifica pilota al leader Alonso, arrivato senza lottare con la sua Renault, solo quinto. E dieci nella «costruttori», dove la Renault guida con 149 punti contro i 139 della Rossa. Con le note del suo Inno, Schumacher festeggia così la sua 89esima vittoria della carriera, la 188esima della Ferrari, la sua terza consecutiva quest'anno. A punti Raikkonen (terzo), Button (Honda), Alonso e Fisichella (Renault), Trulli (Toyota) e Klien (Red Bull). Ecco la gara: scatta Raikkonen, in Pole per la prima volta della stagione, ma Schumacher si accoda, come anche l'altra Ferrari di Massa. Alonso, velocissimo, si inserisce alle spalle di Fisichella, in quinta posizione. E Rosberg (Williams) è già fuori al primo giro, per un banale errore. Schumacher continua a seguire Raikkonen, e Alonso, perso un po' nell'incidente di Rosberg e nella toccatata tra Ralf Schumacher e Coulthard, deve cedere ben sette secondi al leader della corsa, Raikkonen. Sorprende Trulli (Toyota) che dopo il cambio del motore che lo aveva retrocesso al 20° posto, guadagna ben nove posizioni: è dodicesimo. Sale intanto a dodici secondi il ritardo di Alonso su Raikkonen e il finlandese della McLaren anticipa il Pit Stop (10° giro) e si gioca la gara: carica molta benzina, perdono tempo i meccanici per colpa di un problema alla gomma posteriore destra e Kimi rientra in pieno traffico, in ottava posizione. Così parte la gara delle Ferrari: Schumi va al comando, Massa insegue. Alonso è quinto, a 22 secondi dal pilota della Rossa. Si va alle prime soste: Button (17° giro), mentre Barrichello (quinto), dopo aver superato Webber, entra ai box e poco dopo essere rientrato si ritira con il motore in fiamme. Tocca alla Ferrari (19° giro) con Massa; poi la Renault di Fisichella, al giro successivo, l'altra Rossa di Schumi e poi la Renault di Alonso con un enorme distacco dal pilota tedesco. È un dominio Rosso: al 30° giro guida Schumi, poi Massa, Button, Fischella Webber e Alonso, con circa quaranta secondi di ritardo. Intanto Villeneuve, per un cedimento meccanico, prima del rettifilo del traguardo, va violentemente ad infrangersi contro un muretto: nulla di grave, ma per la Bmw la gara è terminata. Fisichella, quinto dopo il sorpasso a Webber, è in difficoltà con la gomme posteriore sinistra e infatti (40° giro) rientra ai box. . Alonson lo segue per il secondo pit (44° giro); poi è la volta della Ferrari di Massa e, nel giro successivo, da quella di Schumacher. Le due Ferrari sono di un altro pianeta, irragiungibili e si corre solo per il terzo posto (Button, Raikkonen e Webber). A dieci giri dal termine la McLaren di Raikkonen passa la Honda di Button, il finalndese, prossimo a Maranello, si mette così all'inseguimento delle Rosse, mentre Webber, dopo una gara splendida, va ko per colpa del motore della sua Williams. Nelle ultime fasi entusiasma il duello tra Trulli (che va a punti dopo una gara incredibile) e le due Renault di Fisichella e Alonso, con lo spagnolo che rischia di andare fuorigioco per un errore. Ma la gara è finita: le due Ferrari con Schumi davanti e Massa dietro, tra applausi e sventolio di bandiere rosse all'interno del Motodrome, sfilano sul traguardo in parata, da vere protagoniste ed è ancora doppietta. Sull'altra sponda le Renault chiudono a testa bassa, quinto Alonso e sesto Fisichella. E si pensa già a domenica prossima, al Gp d'Ungheria. La rimonta prosegue: la Ferrari non vuole fermarsi più.

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