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Gatlin positivo al testosterone

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A renderlo noto è stato lo stesso Gatlin: «Della cosa mi ha informato l'agenzia Usa per la lotta al doping. Sono stato informato di essere risultato positivo per questa sostanza (uno steroide, ndr) dopo una gara di staffetta a cui ho preso parte a Kansas City lo scorso 22 aprile. Non posso accettare il risultato di questo test, perchè non ho mai fatto uso di sostanze proibite, ne ho autorizzato qualcuno a darmele. Da quando mi hanno detto cos'era successo ho fatto tutto ciò che è in mio potere per cercare di capire come sia potuta accadere una cosa del genere. Ho collaborato, e sto continuando a farlo, con l'Usada (agenzia Usa antidoping) e spero che quando tutto sarà chiaro, si capirà che non ho fatto nulla di illecito». Gatlin, che non gareggia per imprecisati problemi fisici dai campionati Usa, era già risultato positivo all'antidoping ad un controllo effettuato nel 2001 durante i campionati statunitensi juniores. L'atleta spiegò che da dieci anni prendeva dei medicinali per prevenire un deficit di concentrazione ed attenzione di cui soffriva da tempo, e per questo venne graziato dalla Iaaf, che però lo avvisò: se fosse risultato positivo una seconda volta, lo avrebbe squalificato a vita. «Quella brutta esperienza mi ha reso molto vigile — è il commento di Gatlin affidato ad una nota scritta — ed è per questo che ho sempre esercitato un'attenzione costante su tutto ciò che potrebbe essere considerato una sostanza proibita o che mi veniva dato: sapevo che un errore avrebbe potuto costarmi l'allontanamento a vita dallo sport che amo. Credo in dei valori precisi e soprattutto in Dio, e per questo non potrei mai essere un baro». Il caso della positività di Gatlin arriva all'indomani di quello del vincitore del Tour de France 2006, l'altro americano Floyd Landis, ciclista risultato positivo anche per lui per testosterone.

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