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Il Sudafrica cede al ruggito dell'Australia

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Non solo non c'è stato il paventato tracollo della prima linea australiana al cospetto dei colossi Springbocks, ma le prime due mete sono venute dal tallonatore Paul e dal pilone Holmes. Gli uomini di White hanno mostrato lacune di organizzazione, di gioco, di ingaggio fisico e psicologiche indegne della squadra che aveva conteso la passata edizione del Tri-Nations alla Nuova Zelanda fino all'ultimo respiro. Per i sudafricani la prossima non sarà la settimana più tranquilla della stagione, visto che sabato prossimo affronteranno a Wellington gli All Blacks, che minacciano di farne un sol boccone. Gioverà certamente agli Springbocks rimanere in trasferta senza rientrare in Sudafrica, perlomeno eviteranno di leggere quello che scriverà di loro la stampa di casa. Vedremo se White sarà in grado di ricostruire i suoi in sette giorni. Nell'Australia straordinario rientro per l'arcangelo Matt Giteau, autore di due splendide mete personali. Mortificanti per il Sudafrica i numeri al termine del primo tempo: 30-0 il punteggio, tre mete subite, 72% di possesso dell'ovale da parte dell'Australia, 18 placcaggi mancati per i sudafricani. La seconda frazione non adava meglio. Altre tre mete di Larkham, la seconda di Giteau e Chisolm suggellavano lo score su un irridente 49-0.

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