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di LUCA FALLICA CASTELROTTO — «L'anno scorso avevo detto che la normalità doveva ...

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Luciano Spalletti da Certaldo, un anno dopo. Si ricomincia con tante speranze, inutile nasconderlo. Scudetto? Qualche giocatore ha già pronunciato questa parola, Spalletti non lo farà mai. «Certi giochini non mi garbano, lo sapete. Non è automatico - afferma il tecnico - che ripartendo dalla quinta posizione, visto che alcune squadre forse non ci saranno, noi dobbiamo arrivare in alto. Però non ci poniamo limiti, abbiamo voglia di posizioni importanti». Per riuscire nell'impresa, il tecnico a fine stagione aveva fatto richieste importanti alla società. Servono ancora giocatori da inserire nella rosa per completarla e per attuare anche nuovi accorgimenti tattici. Per ora i nuovi sembrano soddisfarlo. «Tonetto e Cassetti si somigliano, sono giocatori di corsa e di gamba. Sono esperti, ma nello stesso momenti ragazzi semplici, li abbiamo scelti anche per questo. Comotto ha fatto un ottimo campionato, lo abbiamo seguito e deciso di tenerlo. Faty ha davanti un futuro importante, ma è chiaro che deve fare esperienza». Se il mercato della Roma finisse ora, Spalletti avrebbe una squadra incompleta, il tecnico non si nasconde. «Il mercato della Roma non termina qui. Faremo una squadra completa coi ricambi all'altezza del blasone societario». Un messaggio chiaro questo alla società, bisogna comprare e farlo anche bene se si vuole puntare in alto. «Con la perdita di tre mediani (Dacourt, Kharja e Tommasi, ndr) siamo in difficoltà al centro, ci manca un giocatore, anche se non dimenticatevi che Perrotta può sempre arretrare in quel ruolo, che poi è il suo originale. Anche perché nella prossima stagione ho intenzione di riproporre il 4-2-3-1 che ci ha dato tante soddisfazioni nella scorsa stagione, malgrado alla fine non abbiamo vinto nulla. Ma le altre squadre ora ci conoscono e ci affronteranno con un altro spirito. Potrei attuare anche un 4-3-3, ma avrei bisogno di un centrocampista con le caratteristiche per farlo». Pizarro sarebbe il massimo, la società per ora non sembra in grado di accontentarlo. Ma le falle ci sono anche in avanti. Montella non dà ancora garanzie a livello fisico, nonostante il tecnico lo aspetti. «Sta facendo un recupero graduale, ma per ora non puo' fare contrasti e non partecipa alle partitelle. Questo mese puo' essere determinante per capire le sue reali condizioni fisiche». Nonda viene da un infortunio che lo ha tenuto fuori 5 mesi la scorsa stagione. «Ha bisogno di lavorare più degli altri per essere utilizzato al meglio. Le qualità ci sono». In definitiva il centravanti titolare di questa squadra, a ritiro iniziato, resta Totti. Sul capitano, l'allenatore interviene anche sulla questione del possibile abbandono dalla nazionale. «Cercherò di fargli cambiare idea, spero che resti in azzurro. Chi al posto di Lippi? Ancelotti sarebbe l'uomo giusto». Spalletti in chiusura ha voglia di parlare anche di Tommasi e del lutto doloroso che lo ha colpito. «L'ho sentito - chiude Spalletti - ha sofferto molto. Lui sa cosa pensiamo noi tecnici e tutti i giocatori, sarebbe bello e importante averlo ancora tra noi. La società è disponibile a trattenerlo, il suo aiuto sarebbe notevole, perché io dico le cose come dovrebbero esser fatte, lui le mette in pratica. È un elemento prezioso in tutti i sensi, lo aspettiamo».

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