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ATENE — Il presidente della federcalcio greca Vassilis Gagatsis ha lanciato un appello a tutte le parti ...

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La nazionale greca, campione continentale in carica, rischia quindi di restare esclusa dai prossimi Europei: il 2 settembre cominciano le qualificazioni a Euro 2008 con la partita in casa della Moldavia. Ma anche le squadre di club rischiano di restare fuori da Champions e Uefa del prossimo anno. Durante una conferenza stampa convocata d'urgenza, Gagatsis ha sottolineato che adesso tutto dipende dal vice ministro dello sport George Orfanos e ha detto di ritenere che il suo paese aveva avuto il tempo, anche se con tempi ridotti, di adeguarsi alla scadenza dell'ultimatum posto dalla Fifa alla Grecia per modificare una legge che permette l'intervento terzo (quello giudiziario, ad esempio) nelle «questioni riguardanti il calcio». La sanzione della Fifa è scattata in quanto la situazione greca non sarebbe in linea con i principi dello statuto internazionale «che impone l'indipendenza dei processi decisionali dell'organismo calcistico di ogni paese». Nel settembre 2005 il comitato esecutivo Fifa aveva posto alla Hff il 15 luglio luglio 2006 come termine ultimo per ottenere dal governo greco un emendamento alla legge nazionale sullo sport che permettesse alla federcalcio nazionale di uniformarsi allo statuto della Fifa e ai regolamenti dell'Uefa, ma nonostante i ripetuti avvertimenti le promesse del governo greco di emandare la legge non sono state rispettate. Ma la sospensione della federcalcio greca da tutte le competizioni internazionali da parte della Fifa per ora è «un avvertimento», ha spiegato Sepp Blatter, presidente della federcalcio internazionale. «Le cpse in Grecia sono andate di male in peggio — ha aggiunto Blatter — La sospensione, che riguarda le attività internazionali, ma anche i club, dirigenti, calciatori ed arbitri, rischia di impedire la Grecia di difendere il titolo europeo conquistato due anni fa in Portogallo». La Grecia è solo la prima federazione europea a subire questo tipo di sanzione, ma a rischio ci sarebbero anche la federcalcio di Polonia e Portogallo.

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