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Il National dopo i ko sospetti usa la macchina della verità

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Lo pensa seriamente il presidente del National Bucarest che dopo due sconfitte consecutive ha deciso che se ce ne sarà un'altra, per i giocatori scatterà il test con il «lie detector» reso celebre da tanti film. «Per salvaguardare l'immagine della società», dice Bergodi che siede sulla panchina del club dal 5 novembre scorso. Il fatto è che, dopo due sconfitte in successione, la National Bucarest ha visto seriamente compromesse le sue possibilità di accedere alla Coppa Uefa. Quando le sconfitte arrivano prima con la quintultima (0-2 con lo Jiul Petrosian) e sabato addirittura in casa con la penultima in classifica (0-1 col Vaslui), i sospetti si fanno densi. Così il presidente del National Bucarest, Iacov, ha deciso che i giocatori saranno costretti a sottoporsi al test della macchina della verità negli spogliatoi. Per dare il buon esempio sarà lo stesso Iacov il primo a testare l'efficacia della macchina. Il secondo? Proprio Bergodi. M. Bai.

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