Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ilievski, Bodiroga, Tusek eHawkins non sono al meglio Tra i siciliani il più temuto è l'ex di turno Evtimov

default_image

  • a
  • a
  • a

E invece oggi, al Palazzetto di Viale Tiziano (ore 17,30, arbitri Taurino, Mastantoni, Bertelli), l'incontro con i siciliani potrebbe essere un crocevia per la squadra di Svetislav Pesic. Che venerdì ha ribadito di sentire forte la fiducia della società. Ma sarà essenziale cancellare il passo falso contro Biella. «La sfida con l'Upea — spiega Pesic — è importante non solo per i due punti in palio che ci permetterebbero così di riprendere la corsa verso un buon piazzamento nella griglia dei playoff ma anche per la fiducia e il fatto di ricominciare ad avere confidenza con il successo». Però a questa sfida importantissima la Virtus si presenterà dovendo ancora convivere con l'emergenza per una infermeria che non vuole svuotarsi. «È stata una settimana in cui alcuni giocatori hanno avuto dei problemi. Ilievski, Bodiroga e Marko Pesic hanno dovuto superare un virus intestinale, mentre Tusek ha nuovamente dolore al ginocchio, come avvenuto prima della partita con Reggio Calabria e Hawkins, infine, ha un'infiammazione alla capsula del ginocchio già dolorante in passato». Capo d'Orlando, che sarà seguita nella capitale da circa 400 tifosi, ancora non ha la matematica certezza della salvezza anche se la permanenza in serie A, dove ha esordito in questa stagione, è ormai ad un passo. E a contribuire alle recenti fortune dell'Upea ci ha pensato un ex vitrussino. Si tratta di Vasco Evtimov, affacciatosi come una meteora nella scorsa stagione quando, dopo l'ingaggio avvenuto in corsa per portare sostanza sotto le plance, ci fu il brusco addio dovuto ad una aritmia che fu riscontrata al centro bulgaro. Evtimov, che sta mettendo spesso a referto cifre considerevoli, evita però di cadere nella trappola della polemica. «Non ho rivincite particolari da prendere. Le cose lo scorso andarono così. Mi spiace di non aver potuto aiutare Roma come avrei voluto. Ma oggi il mio presente si chiama Capo d'Orando. Daremo il massimo per cercare di fare una buona partita». La Virtus oltrechè ai muscoli e alla voglia di rivincita di Evtimov dovrà fare attenzione al micidiale realizzatore Keith Carter ed al play Marque Perry. Per portare a casa la vittoria sarà essenziale che la squadra di Pesic riesca a scrollarsi di dosso tensioni e dubbi. E a chi chiede una Lottomatica pronta a correre e a fare contropiede per riprendere a scalare la classifica il tecnico risponde così. «Credo che non ci sia allenatore di basket al quale non piaccia vedere la sua squadra giocare in contropiede. Lo stesso è a dirsi per i giocatori e per gli appassionati che seguono le partite. Il fatto è che il basket non è l'hockey sul ghiaccio. Non puoi giocare 40 minuti in contropiede e questo apre un secondo aspetto tattico. Ogni allenatore lavora in modo tale da riuscire ad avere una squadra che sa anche cambiare ritmo e sa anche quando farlo. Nel momento in cui i suoi giocatori dimostrano di saper anche capire quando e se rallentare e mantenere il possesso palla in certi momenti della partita, l'allenatore può essere soddisfatto del suo lavoro«.

Dai blog