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Fiammata Rossa

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Mancava dal ferragosto del 2004, l'anno di tutti record. In Bahrein Michael Schumacher conquista la pole position numero 65, uguagliando lo storico primato di Ayrton Senna l'unico che mancava alla sua collezione di primati assoluti. «Ne sono orgoglioso», dice il tedesco. Già nelle libere si erano visti segnali di riscossa, nelle qualifiche è arrivata la conferma di quello di Schumi diceva già da due settimane: la nuova Ferrari è competitiva. La sfida alla Renault campione del mondo è lanciata. E in mezzo c'è la Honda (diretta su RaiUno dalle 12.30). Ma la novità più bella è il formato delle qualifiche, finalmente avvincenti. La prima «vittima» illustre è Kimi Raikkonen, colpito dal fulmine della poca affidabilità della McLaren-Mercedes. Nelle libere di venerdì il finlandese era stato fermato da un guasto elettronico, ora il problema è più grave. Perché nella prima fase delle nuove qualifiche gli si stacca l'alettone posteriore in ingresso della difficile curva 10. La macchina gli parte in testacoda e si spezza la sospensione posteriore destra. Kimi riparte su tre ruote, ma i commissari devono fermare il tempo per raccogliere i detriti dalla pista. E così, dopo nove minuti di sosta, sono in 11 (comprese le due Ferrari e le due Renault) a mettersi in coda all'uscita dei box per fare il tempo che permette di continuare a correre per le prime posizioni in griglia nei 4'34" che mancano. Un traffico come neanche a Via del Corso nei giorni dei saldi. Ne fa le spese, oltre a Raikkonen relegato all'ultimo posto in griglia, Ralf Schumacher che è tra i primi sei eliminati e 17/o in griglia. Anche la seconda sessione - pure questa con quantità libera di carburante a bordo - regala sorprese, perché elimina la Bmw di Villeneuve, la Toyota di Jarno Trulli e le Toro Rosso di Vitantonio Liuzzi (comunque brillante) e Scott Speed. Ed ecco la mezz'ora finale: praticamente un gran premio in miniatura, con dieci macchine sempre in pista. Si gira con il carico di benzina scelto, in base alla strategia di gara, che si avrà domani al via. È qui che la Ferrari dà il meglio. È qui che Felipe Massa annulla il ricordo di Rubens Barrichello. È il nuovo brasiliano a fare il primo tempo di riferimento in 1'34"908. Ma dopo che tutti mettono le gomme nuove per puntare alla pole position nei 10' finali, ecco che Michael e Felipe si scatenano. Schumi fa la pole provvisoria in 1'31"595, lo supera Jenson Button con la Honda in 1'31"549. E le Renault? Con le macchine presumibilmente stracariche di benzina, Fernando Alonso alla fine non va oltre il quarto posto (1'31"702), mentre Giancarlo Fisichella si ferma al nono (1'33"496). E la lotta per la pole è tra i due ferraristi. Michael fa il giro perfetto in 1'31"431. È di nuovo in pole, come nel 2005 gli era riuscito nella solita Ungheria. Massa gli resta dietro di appena 47 millesimi (1'31"478). Ed il brasilianino si può anche lamentare del traffico, perché si sente ostacolato da Fisichella nel giro buono. Ma alla fine sono sorrisi ed abbracci. «Era difficile dare il massimo sapendo di non avere chance di vincere», dice Schumi ricordando il 2005. Massa, ottimo secondo, non fa sconti: «Solo Fisichella mi ha tolto la pole, ostacolandomi nel tentativo finale, comunque sono contento. Posso fare ancora meglio ma l'esordio è stato davvero speciale». L'incubo è finito. I punti li dà solo la corsa, ma la Ferrari è tornata.

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