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La carica dei cinquemila

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Non solo, hanno anche battuto il record di presenze a Trigoria alla vigilia di una gara. L'invasione giallorossa era stata annunciata ma stavolta il pubblico romanista è andato al di là di qualsiasi previsione. Erano oltre cinquemila i sostenitori che hanno riempito ieri pomeriggio la tribuna attigua al campo A del Fuvio Bernardini. Sarebbero stati anche di più se non si fosse paralizzato il traffico nelle zone limitrofe al fortino giallorosso. Sembrava che si giocasse ieri la partita contro i rivali biancocelesti. La polizia municipale è stata addirittura costretta a chiudere via di Trigoria per consentire il deflusso delle migliaia di macchine accorse al Bernardini. Mancini e Mexes hanno dovuto parcheggiare la loro auto ad un chilometro di distanza dal cancello di Trigoria e sono stati accompagnati nel centro sportivo dai tifosi con il motorino. Kharja ha raggiunto il Bernardini con uno scooter e si è unito con netto ritardo al resto della squadra. Il giorno prima di un derby dal sapore particolare il pubblico giallorosso si è stretto attorno alla squadra e, in particolar modo, a Totti. «Combattete per noi e per il capitano» c'era scritto sulle magliette distribuite dalla Diadora ai tifosi. La stessa frase di incoraggiamento è apparsa su un enorme striscione esposto nella tribuna di Trigoria. Il capitano è arrivato alle 13.15, scortato dalla polizia. È entrato sul campo di allenamento con il resto della squadra, guidando una golf-car fin sotto la tribuna per raccogliere l'applauso e i cori dei cinquemila giallorossi. Totti ricorderà a lungo questa vigilia. «Mi avete fatto emozionare. Conoscevo già il vostro amore per questa squadra ma non credevo poteste arrivare a tanto» ha detto commosso ai tifosi. L'attaccante ha dormito a casa e tornerà in ritiro stamattina. Totti vivrà i 90' minuti contro i cugini, maltempo permettendo, a pochi metri dal rettangolo verde di gioco. I compagni gli hanno promesso a più riprese una vittoria. Quando i giocatori e Spalletti sono entrati in campo per la seduta di rifinitura, indossando la stessa maglia dei tifosi, in tribuna è apparsa una coerografia composta da cartoncini rossi, bianchi e arancioni. Il tecnico toscano ha risposto con un inchino al pubblico che inneggiava a gran voce al suo nome. Si è sentito anche qualche coro contro Cassano, oltre a quelli inevitabili per Di Canio. Una giornata condita da tale entusiasmo non si viveva da anni in casa Roma. I giocatori hanno assicurato ad una delegazione di tifosi entrata a Trigoria che metteranno il massimo impegno nella stracittadina. «Non tireremo indietro la gamba» la promessa fatta in coro dalla squadra ai tifosi. Sensi ha rispettato la tradizione che lo vuole presente nel centro sportivo prima delle partite casalinghe della Roma. Il presidente ha salutato la squadra e Spalletti e ha partecipato alla messa tenuta nella chiesa di Trigoria.

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