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Doping, stop di due mesi al decreto Storace

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L'accordo raggiunto tra governo e Coni soddisferà il Cio. Da aprile si torna alla vecchia legge

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Lo ha rivelato Mario Pescante, sottosegretario ai Beni Culturali e supervisore di Torino 2006. Ha prevalso quindi la linea del presidente Petrucci del Coni. «Abbiamo raggiunto una intesa che ha già avuto l' assenso del presidente del Cio — spiega Pescante — Grazie ad essa la legge italiana verrà rispettata per quanto riguarda le sanzioni penali, ma allo stesso tempo si applicherà per la lista delle sostanze il codice Wada (l'agenzia mondiale antidoping, ndr). È una buona intesa che soddisferà il Cio». «Devo ringraziare il ministro Storace per la sua grande disponibilità e il sottosegretario Letta per i suoi buoni uffici. Nella taskforce per i controlli a sorpresa oltre al rappresentante del Cio, a quello del Toroc e ai due della Wada, ci sarà anche il presidente della Commissione vigilanza sul doping». L'intesa sui controlli antidoping per Torino 2006 è stata possibile grazie ad un provvedimento del ministro della salute Francesco Storace firmato il 27 gennaio, che sospende temporaneamente dall'1/2/2006 al 31/3/2006 il precedente decreto del 5 gennaio. Nel provvedimento si prevede che il presidente della Commissione di vigilanza sul doping, Giovanni Zotta, faccia parte della commissione medica che effettuerà i controlli a sorpresa. Il decreto, che ha efficacia immediata, prevede inoltre che al termine della deroga di due mesi, rimarrà il principio della legge 376 in base alla quale sarà la Cvd ad effettuare su tutto il territorio nazionale le analisi, per qualunque competizione, nazionale e internazionale.

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