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Lazio in emergenza per Treviso: portieri ko. Ballotta titolare, convocato il baby Santarelli

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Due tegole per Rossi: l'allenamento di ieri ha messo fuori causa Peruzzi e Sereni. Più grave l'infortunio del numero uno azzurro: stiramento alla spalla, rischia uno stop di 20 giorni. Il tecnico fa gli scongiuri e spera di recuperare l'Angelo nazionale per il derby del 26 febbraio. Oggi la risonanza magnetica destinata a fare chiarezza sui tempi di recupero. Meno preoccupante, ma ugualmente penalizzante, il ko di Sereni, che ha riportato la lussazione del quinto dito della mano destra. Lo staff medico spera di poterlo mettere comunque a disposizione dell'allenatore: ieri sera il dito era gonfio, oggi ci sarà l'ultimo consulto. Rossi proverà a convincerlo a seguire il gruppo a Treviso, anche perché il terzo portiere De Angelis è reduce da uno stiramento e il club ha già precettato Santarelli, classe '88 come il numero di maglia. In preallarme anche i giovani Torroni, Greco, Zaccardi e De Silvestri. Senza Primavera il tecnico ha quindici elementi a disposizione: è il picco più alto d'emergenza dall'inizio della stagione. Non ce la fa neanche Manfredini, che soffre ancora per la botta rimediata nella sfida di Coppa Italia con l'Inter. Interminabile la lista degli assenti: oltre ai portieri e all'ivoriano, anche Behrami, Cesar (che da ieri è tornato ad allenarsi dopo l'ultimo controllo effettuato in mattinata), Firmani, Piccolo, gli squalificati Di Canio, Liverani e Siviglia. Il totale fa dieci, robe di macumba si sussurra a Formello. Per questo ieri Mudingayi si è allenato in modo differenziato: una precauzione adottata per evitare pericoli successivi al problema accusato nel test giocato giovedì a Formello. Formazione obbligata e Rossi contrariato. Oggi allenamento mattutino poi partenza per Venezia e trasferimento in pullman a Treviso. La giornata di ieri ha regalato ansie e cattive notizie anche sul mercato. In mattinata, dai microfoni di «Piazza della Libertà» il diesse del Genoa Fabiani ha annunciato, ufficialmente, di aver esaurito il bonus di pazienza sul fronte-Behrami. L'accordo raggiunto a fine 2005 tra i due club sulla base di 3 milioni più Ciani diventa carta straccia. «L'intesa doveva essere sottoscritta anche dal calciatore, perché si trattava di comproprietà. Per ora questo non è avvenuto. A giugno si vedrà quello che succederà. La Lazio avrà comunque la priorità. Soprattutto perché Lazio e Genoa sono due società amiche e non ci saranno furbate. Behrami ha un contratto con la Lazio fino al 2010. Dopo l'accordo tra le società, il manager del giocatore ha chiesto alla società l'aumento promesso quando la Lazio lo prese. Le parti sono però ancora molto distanti. Da questo punto di vista c'è un rallentamento». Beltrami, manager del giocatore (in ballo ci sono anche le commissioni), parla in realtà di «distanza minima», vicina addirittura ai 40 mila euro a stagione. In realtà la differenza, secondo alcune indiscrezioni, è di 50 mila euro per il primo anno e a crescere per le stagioni successive, considerando l'ingaggio a salire trattato dalle parti. Non si tratta comunque di distanze abissali e nel caso in cui Behrami bussasse alla porta in queste ore, cioè fino al 31 gennaio, l'operazione si chiuderebbe. La neve ha invece bloccato la missione a Milano di Lotito: nessun contatto con l'Inter. Così Moratti: «Vorrei mantenere la rosa invariata fino al termine della stagione». La Lazio, per liberare Cesar, chiede subito Quadri e Dellafiore a luglio. Fino a martedì tutto è possibile, con Ehret congelato ma pronto a firmare un triennale. Non ci sono invece sviluppi per il rinnovo di Liverani. Così l'avvocato Gentile, presidente del consiglio di sorvegliana, sulle frequenze de «La Voce della Nord»: «Lotito non vende le proprie quote». Titolo ancora in flessione: -0,99.

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