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L'EX CANDELA PROMETTE IL RITORNO: «SI, MA QUANDO SMETTO»

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La maglia numero 32 dei bianconeri la vestirà un certo Candela, uno dei protagonisti del terzo tricolore giallorosso. «Proverò un'emozione forte a giocare contro la mia ex squadra — dice il francese — Per fortuna non ci sarà Totti. Meglio così, sarà un vantaggio per l'Udinese. Giovedì la Roma sfiderà la Juventus ed è meglio che Francesco si riposi, domani ci penserò io a dare spettacolo. Con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto - racconta il transalpino - quando è nato il figlio gli ho mandato un messaggio. Ora ha sempre mille cose da fare, magari quando smetteremo tutti e due di giocare sarà più facile vederci. Poi, non appena appesi gli scarpini al chiodo, tornerò a vivere a Roma. Li ci sono la mia casa e mio figlio». Della squadra scudettata soltanto tre giocatori vestono ancora la maglia giallorossa: Totti, Montella e Tommasi. Le partenze di tutti gli altri sono state spesso condite da polemiche. «Quando un giocatore va via da qualsiasi squadra lo fa perché non si trova più bene con la società o perché non riesce ad esprimersi al meglio. Questo non succede solo a Roma. Capisco però che i tifosi giallorossi ce l'abbiano con quelli che si sono trasferiti alla Juventus». L'ultimo addio importante è stato quello di Cassano. «Credevo che lui potesse fare una lunga carriera nella Roma ma mi rendo conto che non è facile per nessuno. Ora Antonio deve dimostrare il suo valore all'estero e anche se gioca nella migliore squadra del mondo non è una cosa facile. Con lui ho litigato tante volte ma l'ho sempre rispettato». L'Udinese affronterà una Roma in emergenza. «Senza Totti sarà più facile ma dobbiamo stare attenti: la Roma è reduce da quattro vittorie consecutive mentre noi stiamo vivendo un momento delicato. Sarà una partita speciale per tanti motivi, su tutti il ritorno di Spalletti ad Udine". Lo scandalo legato al Marsiglia ha scosso il mondo del calcio. Candela dice la sua: "Evidentemente qualcuno non ha la coscienza pulita ma non è e non sarà la prima volta che nel mondo del calcio accadono queste cose. Poi ognuno può comportarsi come vuole e io preferisco non immischiarmi».

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