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Un turno per il saluto romano in Lazio-Juve più ammenda di 10 mila euro. Multato anche il club

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Alla sanzione agonistica si aggiunge la pena pecuniaria: 10 mila euro al giocatore e altrettanti alla società per responsabilità oggettiva. Un fulmine a ciel sereno, considerando che per lo stesso saluto del giocatore a Livorno la giustizia sportiva non aveva preso provvedimenti. Nella scorsa settimana era stata aperta un'inchiesta dalla Figc, che venerdì ha ascoltato il giocatore per chiedere chiarimenti: il confronto, secondo indiscrezioni, è stato incentrato più sul senso delle dichiarazioni rese dopo la gara in Toscana che sul gesto. Stavolta il giudice sportivo ha tenuto conto della relazione del collaboratore dell'ufficio indagini presente a bordo campo, che a Livorno non aveva ravvisato gli estremi per una segnalazione al giudice sportivo. Il passo incriminato: «Di Canio, subito dopo la sua sostituzione, iniziava a salutare i propri tifosi con entrambe le braccia tese ed alzate. Subito dopo, in rapida successione, abbassava il braccio sinistro, lasciando alzato e teso quello destro per qualche secondo insieme alla mano». Secondo il giudice «il gesto è lesivo del dovere di correttezza imposto dall'articolo 1 del codice di giustizia sportiva» e «in quanto evocativo del regime fascista, caratterizzato da violenza verso gli oppositori e discriminazione razziale». Per determinare la sanzione, il giudice sottolinea che «Di Canio ha commesso il fatto con piena consapevolezza della sua illiceità, anche in base al provvedimento adottato contro di lui nella passata stagione». Il giocatore, infuriato, ha appreso il verdetto via-telefono. Ha ascoltato alcuni legali di fiducia e nelle prossime ore intraprenderà azioni personali contro il provvedimento. Non si riconosce più nell'Aic, che non aveva preso posizione dopo la condanna dell'anno scorso. Ieri notte a «Lazialità in tv» il giocatore ha commentato: «Sono allibito, questa squalifica che mi hanno inflitto è una ingiustizia ma soprattutto una sentenza politica. Io continuerò a salutare così». Si mobilita la Curva: gli Irriducibili stanno pensando a un sit-in di protesta sotto la Figc. Di Canio salterà la trasferta di Lecce: non esiste infatti la possibilità di inoltrare il ricorso (con una squalifica di una sola giornata non è concessa questa facoltà alle società). Il club avanzerà invece ricorso contro la sanzione per responsabilità oggettiva da 10 mila euro. «Abbiamo messo in atto tutte le misure per evitare certi atteggiamenti». Capitolo-mercato: nuovi contatti tra il club e Moggi jr. per il rinnovo di Liverani ma non c'è ancora la fumata bianca. Il club non è ancora arrivato a toccare il tetto degli 800 mila euro a stagione, è fermo a una cifra di poco inferiore (tra i 650 mila e i 700 mila euro) con scadenza 2011. Nelle ultime ore, oltre alla Fiorentina, sono spuntate anche Torino e Samp: oggi nuovo contatto tra le parti. Così il giocatore: «Sono tranquillo, c'è volontà da parte di tutti di trovare un accordo. Magari lo trovo come regalo sotto l'albero di Natale». Il Cagliari pensa a Sereni (che piace sempre al Treviso nell'ambito dello scambio con Sestu). Chiesto al Palermo il difensore Biava, classe '77.

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