Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il brasiliano ha due partite per tornare ad essere decisivo in questa Roma

default_image

  • a
  • a
  • a

Un po' contrariato per la sua prestazione, ma felice per la vittoria della squadra. «Tre punti fondamentali, la Roma ha giocato bene, io molto meno». Dieci giorni dopo, il punto della situazione. Il brasiliano si sta allenando bene a Trigoria, l'infortunio muscolare di metà settembre è soltanto un lontano ricordo. Gli è costato un mese di stop, prima di recuperare in occasione della disastrosa trasferta di Empoli. Un paio di prove anonime e inconcludenti, poi è tornato ad abbagliare nel primo tempo di Milano, facendo gridare al giocatore ritrovato. Quello delle accelerazioni devastanti, in grado di scardinare le difese avversarie. Quello della prima stagione in maglia giallorossa, 8 reti e 14 assist. I paragoni con Cafu non sembravano irriverenti: dal pendolino al convoglio ad alta velocità. Esperimenti su rotaia riusciti, insomma. Quando l'allenatore romanista era Fabio Capello, che gli diede fiducia e lo impose subito titolare. Quando decise il derby con un colpo di tacco a un metro d'altezza. Sembra passato un secolo. Perché dopo un anno in cui è precipitato con quasi tutti i suoi compagni in un buco nero di gioco e risultati, Amantino finora è andato a sprazzi. E la Roma ha potuto ammirarlo soltanto in poche partite. A Reggio Calabria, nella prima giornata di campionato, ad esempio, e poco altro. A Milano, appunto. I problemi familiari, il cambio di procuratore, la trattativa nata e sfumata in un martedì di fine agosto e le ripercussioni sull'accordo sfumato gli hanno impedito di esprimersi su quei livelli. Contro Capello e il suo grande amico Emerson, Mancini potrebbe ritrovare lo smalto. L'obiettivo numero uno della dirigenza bianconera fu proprio lui, ma all'Hotel Palace, in quel 30 agosto scorso, non ci fu un'offerta adeguata e lui restò obtorto collo a Roma. I mugugni su un contratto troppo inferiore ai big ma rinnovato solo un anno fa, l'avvento di Veloz e le promesse non ancora concretizzate di adeguamento della società hanno fatto il resto. «Mancini è un giocatore da grandi partite», qualcosa in più di un luogo comune. Se così fosse davvero, contro Juve e Fiorentina la gente romanista potrebbe dormire sonni tranquilli. Con i bianconeri non troverà certamente gli spazi per il contropiede lasciati dall'Inter, ma l'esterno di Belo Horizonte, quando vuole, può spaccare in due la partita. Di lui continua a fidarsi ciecamente Spalletti, un po' meno un gruppo che inconsciamente ma non troppo tende a fargli «pagare» il rapporto di amicizia con Cassano. A proposito, sulla vicenda dell'attaccante barese non si registrano novità. La possibilità che venga inserito nella lista dei convocati non è completamente da escludere, anche se poco è sostanzialmente cambiato rispetto alla partita con l'Ascoli. Perché il tecnico dovrebbe chiamarlo se Cassano non serviva con l'Ascoli, per di più con l'assenza di Totti squalificato? Tormentone Cassano a parte, l'unico dubbio che rimane nella testa di Spalletti riguarda la difesa. Mexes o Chivu accanto a Kuffour nel 4-2-3-1? Il rumeno ieri pomeriggio ha fatto ritorno nella Capitale, dopo aver saltato in via precauzionale le due gare amichevoli con la nazionale rumena per un problema all'adduttore. Un infortunio superabile nelle prossime ore con massaggi e fisioterapia. Vincolante sarà per il rumeno un'altra verifica, quella giudiziaria. Davanti alla Commissione Disciplinare presieduta dall'avvocato Azzali, insieme al legale della Roma Antonio Conte si terrà a Milano l'audizione per ottenere uno sconto sulla squalifica di due giornate rimediata in Roma-Ascoli. La società non azzarda previsioni, ma trapela un cauto ottimismo sullo sconto della pena. Un altro difensore, Leandro Cufrè, è stato l'unico a lavorare a parte nell'ultima seduta di allenamento della squadra. Nessun problema particolare per l'argentino, però, solo un affaticamento muscolare. Per il resto, da stamattina torneranno a disposizione tutti i nazionali e per sperimentare l'undici da opporre alla Juve Spalletti avrà solt

Dai blog