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Carraro e Campana: mai più casi Iaquinta

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Approvato ieri il contratto collettivo dei calciatori di serie A e B

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È stato Sergio Campana, capo del sindacato calciatori, ad aprire con questa riflessione uno dei temi forti discussi dal Consiglio federale della Figc che si è tenuto a Roma. Anche Carraro è erfettamente d'accordo: «Il caso Iaquinta? I contratti vanno rispettati da ambo le parti il calcio è uno sport molto seguito, e mi sembra giusto che le regole vengano rispettate. A me quello che è successo ad Udine mi è sembrata una forzatura». Oltre a chiedere nuove regole per evitare altri casi Iaquinta, Carraro si è soffermato sul caro-biglietti e sulla diminuzione degli spettatori negli stadi: «Influisce la crisi economica, che è fenomeno europeo. Nello stesso tempo aumentano le offerte televisive, cosa che significa più abbonati tv. Il problema sono anche gli stadi vecchi e scomodi. È normale che se uno spettatore è costretto a vedere la partita con il binocolo, preferisce restare a casa e assistere allo spettacolo alla televisione. In ogni caso le società devono attuare una nuova politica dei prezzi per facilitare l'accesso negli stadi». Subito dopo il Consiglio Federale, il presidente della Figc, Franco Carraro, quella della Lega, Adriano Galliani, e quello dell'Aic, Sergio Campana, hanno firmato il nuovo accordo collettivo che riguarda i calciatori di Serie A e B. «Il nuovo accordo collettivo tra società e calciatori - ha detto dopo il Consiglio federale il presidente della Figc, Franco Carraro - vale solo un anno, ma è già un importante passo avanti, dopo che l'accordo precedente era scaduto nel 1992. Ora bisogna firmare in fretta l'accordo per la serie C». Fra. Bov.

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