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Raikkonen, ultima chiamata

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Volano le McLaren, Alonso parte quarto. Schumi settimo spera nella pioggia

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Obbiettivo ampiamente alla sua portata visto che le qualifiche hanno confermato la supremazia della McLaren, capace di monopolizzare la prima fila dello schieramento di partenza, sia pure con un Montoya in grande spolvero più veloce del finlandese. Dal canto suo, Alonso, conscio dell'attuale superiorità delle vetture anglo-tedesche, si limiterà a raccogliere quanto gli verrà offerto dall'andamento della gara. A questo punto, infatti, il titolo non può più sfuggirgli e conseguirlo questo pomeriggio, oppure in una delle prossime corse, a cominciare fra due settimane in Brasile, per lui non fa la benché minima differenza. Comunque, lo svolgimento del Gran Premio del Belgio potrebbe essere sconvolto dalle condizioni metereologiche. Per oggi, infatti, è prevista pioggia e i valori emersi dalle qualifiche perdere di ogni significato, consentendo magari al leader del campionato di ottenere quegli ulteriori quattro punti di vantaggio su Raikkonen che gli farebbero subito ereditare la corona di campione del mondo da Schumacher. A prescindere da questa considerazione, la gara vivrà dell'abituale duello tra Renault e McLaren, impegnate in un appassionante testa a testa per la conquista del titolo costruttori, il cui valore è stato ridimensionato da Briatore, grande capo della scuderia francese,in quanto teme di vederselo sfuggire ora che i punti di vantaggio si sono ridotti ad otto e che potrebbero essere ancora di meno a fine giornata. Perché, sulla carta, Alonso ha ben poche probabilità di andare oltre il terzo posto, mentre Fisichella, pur autore di una brillante qualifica tanto da avere sopravanzato il suo compagno di squadra, scatterà dalla seconda parte dello schieramento in quanto penalizzato per avere sostituito il motore e, quindi, è ipotizzabile un magro bottino. Prosegue, come previsto, il momento nero della Ferrari, con prestazioni che non si sono discostate da quelle disastrose di Instanbul e Monza. Nel marasma, però, Schumi ha trovato il modo di ottenere una qualifica dignitosa, al contrario di Barrichello sprofondato alle spalle persino delle Sauber e Red Bull. Ovviamente la responsabilità è stata ancora scaricata sulle gomme, con i giapponesi della Bridgestone ormai al limite della sopportazione. Per oggi resta una ipotetica ciambella di salvataggio: la pioggia. E' nota la straordinaria sensibilità di guida di Schumacher sul bagnato, il quale potrebbe approfittare del livellamento della competitività delle vetture dovuto all'acqua e puntare così ad una clamorosa vittoria, il primo vero successo stagionale, ricordando che quello di Indianapolis ha valore solo per le statistiche. Ma la Formula 1 che parla italiano, per fortuna, non riguarda esclusivamente la Ferrari e a consolarci dalla magra figura della Rossa hanno provveduto ancora una volta Fisichella, di cui abbiamo già detto, e il consistente Trulli, in seconda fila, con la speranza che abbia i mezzi per ripetere Monza, dove, per una volta, la Toyota gli ha consentito di ben figurare non solo nelle qualifiche ma anche in gara. Un obbligo per il team giapponese che ben altri risultati dovrebbe ottenere con il budget di cui dispone.

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