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Il progetto-Spalletti parte da Pizarro Idea Muntari Il sogno è Juninho

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Sono convinto che dopo un anno difficile avremo un pronto rilancio e torneremo a lottare per le posizioni di vertice, in virtù di un patrimonio tecnico e di gioco di notevole qualità. Spalletti ha dimostrato di volere la Roma con tutte le forze e questo per me rappresenta garanzia di determinazione e carattere. Ci sarà al suo fianco Bruno Conti, che ringrazio ancora per il lavoro svolto con grande spirito di sacrificio». Basterebbero le parole di Franco Sensi ad esprimere il sollievo della società per aver colmato la prima casella vuota della Roma che verrà. Ora che sulla guida tecnica è stata sciolta ogni riserva, può finalmente partire la costruzione dell'edificio di una squadra, reduce da una stagione di desolanti macerie. Aldilà delle comprensibili smentite di facciata, nell'incontro decisivo di venerdì pomeriggio si è affrontato il tema mercato. Le parti hanno messo a punto i dettagli relativi al prossimo ritiro estivo (le date verranno ufficializzate martedì) e la situazione dei collaboratori che affiancheranno il tecnico nella sua avventura romana. Oltre al fido vice Marco Domenichini, seguiranno Spalletti nella Capitale anche i preparatori atletici Paolo Bertellli e Luca Franceschi. Come preparatore dei portieri, fiducia rinnovata a Claudio Filippi. Non ci sarà quindi il ritorno di Adriano Bonaiuti, romano di nascita, che continuerà la collaborazione con l'Udinese. Ma le strategie più pressanti sono quelle del calciomercato. Dopo aver messo a segno con Taddei, Kuffour e Nonda tre acquisti a parametro zero, si avvicina adesso il momento della verità. Quella che inizierà domani sarà una settimana decisiva per la composizione della rosa del futuro. La prima richiesta per rafforzare l'attuale organico, non è un mistero, resta Pizarro. Assecondando le priorità evidenziate dalla dirigenza romanista, Spalletti vuol ripartire proprio dalle geometrie del cileno per orchestrare un impianto di gioco che ricalchi le imprese della sua ultima Udinese. Quale che sia il modulo tattico, (l'unica certezza sembra essere la difesa a tre), il neo allenatore giallorosso avrà il compito di delineare la lista della spesa. L'obiettivo primario, Pizarro appunto, è anche quello più difficile da centrare. Un po' per l'elevata quotazione di mercato attribuita da Pozzo (non si tratta per un cifra inferiore ai 13 milioni di euro), un po' per l'agguerrita concorrenza dell'Inter. Moratti vuol regalare a Mancini il regista centrale che rientra in quei quattro o cinque rinforzi suggeriti dal tecnico di Jesi. Non sarà agevole, eventualmente, reperire una alternativa nel settore centrale del campo. Su Juninho Pernanbucano c'è l'assenso da parte di tutti, ma si tratta ora di trovare argomentazioni valide per far cedere il Lione. Altra pista da seguire è quella di Sulley Ali Muntari, ventuno anni, autentico pupillo del mister di Certaldo. Sia pur con meno spiccate attitudini all'impostazione, Spalletti è convinto di poterlo trasformare in un centrocampista completo. In discesa sembrano essere le quotazioni di Guti. Il Real Madrid, tramite il mediatore Ernesto Bronzetti, ha formulato una richiesta molto vicina agli 8 milioni di euro, che ha subito raffreddato l'interessamento della dirigenza romanista. Oltre all'uomo d'ordine, le altre prossime mosse riguarderanno un esterno, oltre a Bonanni — ormai imminente l'intesa con il Vicenza — e un'altra punta. Nel ruolo di vice Curci, se da Marchegiani non arrivasse il sì, il favorito resta Gennaro Iezzo, 32 anni, svincolato dal Cagliari. Per dar corpo a questi movimenti, sarà d'obbligo procedere con le cessioni. Per Mancini, prima ancora che per Cassano, il destino verrà presto chiarito. Si profila un testa a testa Inter-Juventus. Una probabile asta può far comodo alla Roma, che già da tempo sta pensando al sostituto del brasiliano.

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