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Il tecnico Rossi d'accordo «È un giocatore importante e legato a questa maglia»

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A sbloccare una situazione è stata una telefonata del presidente che ha colto l'occasione per stemperare i toni con il fantasista invitandolo alla festa del proprio figlio Enrico. Altri 12 mesi di battaglie: il condottiero biancoceleste cercherà di guidare per mano la sua squadra anche nella prossima stagione, combattendo come un guerriero impavido a difesa dell'aquila e dei colori del cielo. Il neo tecnico laziale Delio Rossi ha rafforzato - qualora ce ne fosse bisogno - la figura del giocatore: «Non vedo per quale motivo Di Canio non debba far parte del progetto - ha dichiarato ieri l'allenatore della Lazio - è un giocatore importante, un ragazzo molto legato alla maglia. L'attaccamento alla maglia ed ai colori sociali avrà un aspetto prioritario: anche se potrà sembrare anacronistico, chiederò questo ai miei giocatori. Con loro ci sarà un rapporto basato sulla trasparenza e sulla chiarezza: personalmente mi trovo meglio con le persone che dimostrano carattere e attaccamento piuttosto che con le gatte morte, e questo non mi sembra il caso di Paolo Di Canio». In questi giorni l'idolo della curva Nord sta scrivendo un libro sull'ultima annata vissuta in biancoceleste che verrà presentato a fine mese: Di Canio racconterà il suo ritorno alla Lazio, le emozioni, il derby e un anno ricco di adrenalina. Ma ci saranno ancora molte altre pagine da scrivere nel prossimo campionato, quello conclusivo di una lungo cammino straordinariamente emozionante. Oramai è ufficiale: Paolo Di Canio scriverà l'ultimo capitolo della carriera con la sua maglia adosso, quella che non ha mai smesso di amare neppure a tremila chilometri di distanza. Sarà ancora una volta la Lazio di Di Canio, ma non sarà solo la Lazio di Di Canio: nelle ultime ore la società sta cercando di chiudere diverse trattative di mercato per disegnare la squadra della prossima stagione. La Lazio sta lavorando da qualche giorno per far tornare a Roma Bernardo Corradi: il centravanti senese, dopo aver rifiutato l'altro club della Capitale, sta prendendo in seria considerazione l'ipotesi di tornare a vestire la maglia biancoceleste. Sul fronte attaccanti i dirigenti stanno seguendo anche Bonazzoli ('79) della Reggina: la Lazio ha avviato le trattative con il club amaranto negli ultimi giorni in occasione del Consiglio di Lega che si è svolto a Milano. La punta è in comproprietà tra Parma e Reggina. Nell'incontro si è parlato anche del centrocampista paraguaiano Paredes ('76). Ma nei prossimi giorni la Lazio dovrà parlare anche con il Parma per quanto riguarda la situazione legata al difensore Siviglia: dal club emiliano potrebbe anche arrivare il colombiano Bolano ('77) — con Delio Rossi a Lecce due stagioni fa n.d.r. — e Alessandro Potenza ('84), difensore crescuito nel vivaio dell'Inter. Ma nel mirino ci sono anche altri giocatori: dal Chievo potrebbero tornare a vestire la maglia biancoceleste sia Baronio ('77) che Daniele Franceschini ('76). Il primo è ancora di proprietà della Lazio, il secondo potrebbe essere inserito in uno scambio con Christian Manfredini. Per quanto riguarda il settore difensivo, la società cercherà di accontentare le richieste del nuovo tecnico: Daniele Capelli ('86) e Cesare Natali ('79). L'ex difensore del Bologna si è detto entusiasta di una simile possibilità: «Mi piacerebbe lavorare ancora con Delio Rossi — ha dichiarato ieri Natali — a Bergamo mi sono trovato benissimo dal punto di vista umano e professionale». Nella prossima settimana la Lazio dovrà iniziare a ridiscutere anche i rinnovi contrattuali con Cesar, Dabo e Liverani, in scadenza nel 2006.

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