Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di LAURA NOVELLI DIECI reti al Divino Amore, tremila tifosi a seguire l'amichevole e il Presidente Sensi.

default_image

  • a
  • a
  • a

Una seduta di allenamento a porte aperte, come piace a Bruno Conti. Ma per questa volta l'attuale allenatore giallorosso non c'era, perché ieri sera i suoi ragazzi erano impegnati nella finale scudetto Primavera a Lecce e Conti non poteva lasciarli soli. Dieci gol fatti, nessuno subito grazie anche alla solita buona prova di Curci impegnato in qualche occasione dagli avversari (che militano nel campionato di Eccellenza). Montella ha segnato quattro reti, due a testa per Totti e Mancini, una ciascuno per Dacourt e Cassano. Per l'occasione la Roma è scesa in campo con il tridente, proprio formato da Totti, Cassano e Montella. Difesa a quattro con Xavier, Mexes, Ferrari e Mancini (non Amantino ma un giovane degli allievi), a centro campo Mancini (il brasiliano), Perrotta e Dacourt. Questa la formazione inziale che poi ha visto diversi cambi. L'assetto di partenza con le tre punteperò potrebbe essere quello che Conti schiererà domenica sera contro l'Inter per la gara di andata della finale di Coppa Italia (ore 21.30 all'Olimpico), per cui non ci sarà De Rossi per squalifica e Aquilani per infortunio. Diverse le assenze registrate ieri. Cufrè rientrerà solo oggi dopo gli impegni sostenuti con la sua nazionale. Chivu invece è tornato ieri ma non è sceso in campo con i compagni. Assente anche Panucci per lievi problemi fisici, così come Pelizzoli e Zotti che hanno lavorato in palestra. Mentre non c'erano Scurto, Corvia e Virga aggregati con la Primavera a Lecce. Infine Aquilani non è sceso in campo per un problema muscolare che lo costringerà a saltare entrambe le finali di Coppa Italia. La squadra ieri è stata avvolta dal calore degli oltre tremila tifosi che si sono ritrovati a Trigoria per l'occasione. A bordo campo a seguire la partita c'era anche il Presidente Sensi salutato dai sostenitori presenti al centro sportivo. Così come è stata accolta con un applauso l'entrata in campo di Tommasi (che quest'anno non ha mai potuto disputare una gara ufficiale a causa dell'infortunio occorsogli lo scorso luglio durante un'amichevole estiva giocata a Irdning contro lo Stoke City), a venti minuti dalla fine della partita. Saluti poi a capitan Totti e Cassano. Qualcuno, dagli spalti, lo ha anche invitato a firmare il rinnovo del cotratto. Il talento barese ieri ha voluto portare con se a Trigoria il piccolo Nico Zappavigna, figlio undicenne di Paolo, leader dei Boys scomparso domenica scorsa in un incidente stradale. Nico ha seguito la partita dalla panchina, seduto al fianco di Tempestilli. Quando Cassano è stato sostituito è uscito dal campo con lui, un paio di calci ad un pallone e poi come un fratello maggiore lo ha ha voluto al suo fianco anche mentre rientrava negli spogliatoi. Infine stadio qausi esaurito (restano mille Monte Mario) per la sfida contro l'Inter: saranno settantamila gli spettatori.

Dai blog